Salvini lancia la sfida: ​"Adesso il leader sono io"

Il leader della Lega Nord: "Berlusconi non è più leader". E si autoproclama: "Adesso tocca a me l'onore e l'onere di guidare l'opposizione contro il Pd"

Salvini lancia la sfida: ​"Adesso il leader sono io"

"Tocca a me l'onore e l'onere di guidare l'opposizione contro il Pd". Nella sua autobiografia Secondo Matteo, presentata oggi alla Stampa Estera e da domani in libreria, Matteo Salvini lancia la sfida per prendersi il centrodestra. "Fino al 2013 il pallino del centrodestra è rimasto nelle mani di Silvio Berlusconi, ma ora non è più così", tuona il leader della Lega Nord invitando il Cavaliere a fare un passo indietro per l'età, per la legge Severino e perché "la Lega è oggi il partito più forte della coalizione".

Il libro Secondo Matteo arriva in libreria a pochi giorni dalla rottura con Forza Italia sulla scelta del candidato sindaco a Roma. Una rottura che non ha avuto alcuna ripercussione a livello nazionale ma che ha aperto diversi attriti tra le diverse anime del centrodestra. Ora, però, Salvini sembra fare un salto di qualità e lanciare la sfida alla leadership del centrodestra. "Quando mi danno del populista per me è un complimento - mette in chiaro - quando mi danno del lepenista per me è un complimento". E non risparmia una stoccata ai giornalisti italiani: "Quello che per gran parte della stampa italiana è un insulto per me è un complimento". Quindi, dopo aver ricordato "l'ingresso nel nostro eurogruppo Ue di un parlamentare tedesco di Alternative für Deutschland", ci tiene a definire la Lega un movimento "europeista convinto" che ha consensi in Europa. "Anche se la stampa italiana non lo dice - incalza - questo dimostra che stiamo crescendo e ci stiamo allargando. Non si tratta di essere razzisti o xenofobi. Chiediamo di riscrivere i trattati europei, dal primo all'ultimo".

Nella sua autobiografia, Salvini non risparmia colpi bassi nemmeno a Forza Italia.

Lo definisce "un partito in calo, indebolito da faide interne, dilaniato dal patto del Nazareno". E lo accusa di essere guidato da un "leader politico (Berlusconi, ndr) al quale riconosco un ruolo fondamentale, ma che oggi non può più essere il solo cardine della coalizione".

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