Coronavirus

Salvini: "Meno Ue, più poteri alle Regioni"

Matteo Salvini, sul coronavirus, rimarca l'assenza dell'Europa e la necessità di dare più poteri alle Regioni

Salvini: "Meno Ue, più poteri alle Regioni"

"Quando ho sentito il presidente Mattarella attaccare la Ue mi sono commosso". Lo confessa Matteo Salvini che, in un'intervista rilasciata al direttore di Libero Pietro Senaldi, rimarca l'assenza dell'Europa e la necessità di dare più poteri alle Regioni.

"Il potere centrale ha vacillato mentre le Regioni hanno risposto bene", dice il leader della Lega che loda non solo le scelte adottate da Lombardia e Veneto ma anche dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il quale "ha capito subito la gravità della situazione e preso provvedimenti giusti". E annuncia: "Quando usciremo da questa situazione dovranno cambiare molte cose. Le istituzioni, come le persone, si valutano nelle difficoltà". Secondo Salvini, il governo ha commesso un "errore gravissimo" quando ha ignorato la richiesta della Lega di mettere in quarantena coloro che arrivavano dalla Cina. Un errore da attribuire "all' ignoranza più che al pregiudizio". "Poi certo, non posso non dire che qualche problema di coordinamento dal centro si vede", dice chiedendo una maggiore autonomia anche per i Comuni. Salvini, pur non volendo fare polemica, tra gli sbagli del governo Conte elenca il diniego di concedere la zona rossa ad Alzano e Nembro e gli ostacoli che l'esecutivo sta ponendo alla Regione Lombardia per la costruzione dell'ospedale d' emergenza in centro a Milano, valutata come "una risposta forte e rassicurante al virus". Salvini, a tal proposito, vede la nomina di Guido Bertolaso a commissario straordinario da parte di Fontana non "una ribellione ma una scelta inevitabile", mentre trova "pazzesca la polemica di M5S contro gli assessori Caparini e Gallera". "In questo momento - chiarisce - bisogna difendere l' interesse dei cittadini, non perdersi in vergognose diatribe politiche". "I conti li faremo alla fine, è il momento della collaborazione", ribadisce Salvini che, pure, non nasconde le difficoltà del governo in materia fiscale: "Una settimana fa avevo chiesto 50 miliardi di aiuto a sostegno dell' economia ed ero stato preso per pazzo". E ancora: "Oggi c'è una scadenza fiscale importante ma chi deve onorarla è andato a letto stanotte senza sapere se slitta o se deve pagarla. Non è normale né rispettoso", dice. Il leader della Lega chiede l'abolizione della tassa sulla plastica, la sospensionde del pagamento dell'Iva per tutto il 2020 e rilancia la flat tax come"l'unico modo per far ripartire il Paese".


L'ex ministro dell'Interno, invece, attacca l'Unione Europea e dice: "Mi auguro che tutti abbiano capito che non possiamo andare avanti a chiedere il permesso di assumere medici o poliziotti a un' istituzione che, nel momento del bisogno, anziché aiutarci, ci massacra". E sulla Lagarde dice: "Si sarebbe dovuta dimettere dopo quella frase che, in un secondo, ha vaporizzato decine di miliardi di risparmi degli italiani". Non risultano convincenti nemmeno le promesse del presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen che ha concesso all'Italia di sfondare il muro del 3% del rapport deficit/Pil così potrà sforare anche la Francia."Se penso che la Cina spedisce mascherine per l' Italia e Francia e Germania le requisiscono per le loro emergenze, mi è chiaro come l' Europa non esista", tuona Salvini. Un'Europa che, con il coronavirus, "ha fatto saltare in dieci minuti" il dogma dell'austerity che, negli ultimi anni, ha portato al fallimento di tante aziende e al suicidio di "centinaia di imprenditori italiani". Idem l'immigrazione che, ora, improvvisamente, si può fermare...

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