"Io di pazienza ne avrei, ma la gente si avvicina per fare selfie, stringermi la mano e mi dice: Matteo, ma questi 5 Stelle vogliono continuare ancora così? Ti attaccano sempre? Perché non rompi?". Così il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, in un colloquio sulle pagine di Repubblica.
"Io non voglio fare polemica, nonostante tutto quel che mi è stato detto in queste ore - assicura il responsabile del Viminale - ma mi chiedo se la mia stessa pazienza ce l'hanno ancora gli elettori che hanno voluto questo governo". Quanto a Di Maio, "non l'ho sentito e non rispondo alle provocazioni".
Salvini si sofferma dunque sul caso Siri, con il premier Giuseppe Conte chiamato a fare da 'arbitrò, "il presidente del Consiglio è libero di incontrare chi vuole - dice il leader della Lega - Io con Siri ho parlato, mi ha detto di essere tranquillo e tanto mi basta. Per me deve restare al suo posto. Spero abbia modo di spiegare ai magistrati che in un Paese normale lo avrebbero chiamato dopo un quarto d'ora, non settimane dopo".Insomma, per Salvini "Siri resta dov'è".
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