Europa

Salvini rinsalda l'asse con Marine. "Casa comune di centrodestra. E non accetto veti"

"Niente veti, in Europa serve una casa comune del centrodestra, altrimenti finiamo per fare un favore ai nostri avversari"

Salvini rinsalda l'asse con Marine. "Casa comune di centrodestra. E non accetto veti"

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Salvini rinsalda l'asse con Marine. "Casa comune di centrodestra. E non accetto veti"

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«Niente veti, in Europa serve una casa comune del centrodestra, altrimenti finiamo per fare un favore ai nostri avversari». La delicata partita delle alleanze in vista delle prossime elezioni europee è iniziata da tempo. Un voto, quello del prossimo anno, che rappresenterà uno spartiacque per il Parlamento europeo, retto dal 2019 dalla maggioranza Ursula, ovvero dal binomio anomalo tra socialdemocratici e popolari.

Matteo Salvini tenta di giocare in anticipo, lanciando il suo affondo. Una fuga in avanti - e un botta e risposta a distanza con Antonio Tajani - per far capire che la volontà di allargare a destra i confini della nuova alleanza è forte ed è necessario scongiurare un rassemblement che coinvolga i soli Popolari e Conservatori, con il possibile appoggio (non scontato) dei Liberali.

Va in scena così un colloquio in videoconferenza tra il leader della Lega e i vertici del Rassemblement National: Marine Le Pen e il presidente Jordan Bardella. L'incontro era stato inizialmente immaginato in presenza, ma l'emergenza sicurezza scoppiata in Francia convince le parti a rinviare l'appuntamento. Salvini esprime innanzitutto solidarietà ai vigili del fuoco, ai sindaci e ai poliziotti. E poi ribadisce la determinazione a costruire una casa comune del centrodestra alternativa ai socialisti, senza veti. Obiettivo: realizzare il primo storico governo di centrodestra, in contrapposizione alla sinistra delle tasse e dell'immigrazione selvaggia.

Salvini si dice convinto che una fetta del Ppe desideri guardare a destra e recidere una volta per tutte gli accordi con la sinistra. «Mai la Lega andrà con la sinistra e i socialisti e non accetto veti sui nostri alleati. L'unica speranza di cambiare l'Europa è tenere unito tutto quello che è alternativo alla sinistra. Chi si comporta diversamente, fa un favore ai socialisti - ribadisce il leader della Lega - L'unico centrodestra presente in un grande Paese come la Francia siete voi».

La videoconferenza si conclude con l'intenzione di organizzare al più presto una riunione con tutti i leader del gruppo Identità e Democrazia, con la convinzione che sarà «sempre più attrattivo anche per altre forze politiche interessate a cambiare l'Europa».

L'accelerazione di Salvini arriva proprio mentre Giorgia Meloni è impegnata a rafforzare la linea del dialogo tra Conservatori e Popolari, al centro del seminario al quale parteciperà a Varsavia nella giornata di domani.

Grandi manovre a destra e non solo, dunque. Soltanto 48 ore prima Salvini aveva fatto notare che «Le Pen da anni rappresenta la principale forza di centrodestra in Francia. Di fatto, si comporta come la Lega in Italia. Lei a differenza di altri, non ha mai insultato l'Italia». Salvini spera anche di portare nel governo europeo i tedeschi dell'Afd, alla luce di una riscrittura della loro identità: «Hanno rinnovato i vertici e il personale politico. Crescono nei sondaggi e non certo perché i tedeschi sono diventati improvvisamente pericolosi estremisti». Una ipotesi, quella di un allargamento delle alleanze alla Le Pen e all'Afd, che Antonio Tajani respinge con forza, pur spalancando le porte alla Lega.

Il percorso di trasformazione degli equilibri politici europei si annuncia insomma tortuoso e il traguardo è tutt'altro che scontato.

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