Elezioni politiche 2022

Salvini: scostamento di bilancio

"Io premier, Bongiorno Guardasigilli e ok Ponte Messina"

Salvini: scostamento di bilancio

Matteo Salvini arriva a Ceglie Messapica dopo aver incontrato gli agenti della polizia penitenziaria a Fasano e gli imprenditori dell'indotto Ilva e in Confindustria a Taranto. Si vede già a palazzo Chigi, il leghista. Spera di fare il premier perché «sono un inguaribile ottimista e penso che la Lega possa diventare il primo partito». Ma anche se così non fosse il Capitano sa che al governo non sarà una passeggiata. Ecco perché annuncia, questa la vera bomba, che «se ci rendiamo conto che stiamo andando vero una catastrofe energetica, credo si possa fare uno scostamento di bilancio di 30 miliardi». Mica bruscolini. In ogni caso, pur con cautela, Salvini lancia i suoi uomini nella probabile squadra: «Mi piacerebbe Giulia Bongiorno alla Giustizia; Giorgetti all'Economia? Può ricoprire qualsiasi ruolo». Dispensa ottimismo, Salvini, anche se ammette: «Non vorrei che da qui al 25 settembre qualcuno pensasse di cambiare in un Tribunale il risultato della cabina elettorale». Come a dire: chi tocca magistrati e giustizia rischia di prendere la scossa.

Poi, pensando al rilancio dell'Ilva, torna sulla proposta del Ponte sullo Stretto di Messina: «La Lega dice fortemente Sì. Prenderemo l'acciaio dall'Ilva di Taranto. Pd e 5S continuano a dire No? Scelgano gli italiani, il 25 settembre». In piazza lo accoglie un pubblico già caldo: «L'altra sera la Fornero ha detto in Tv che 41 anni di lavoro non sono sufficienti per andare in pensione. Forse parla così perché non ha mai lavorato in vita sua». «Noi cancelleremo la legge Fornero per restituire dignità, vita e pensione a chi ha più di 60 anni e aprire il lavoro a chi ha 20 anni, che altrimenti non campa senza lavoro». Poi spiega la proposta della Lega sul fisco: «Non dico tasse zero, perché tasse zero non è possibile, ma ridurle al 15% soprattutto per chi guadagna di meno».

Sul reddito di cittadinanza, dice che la Lega è per lasciarlo a chi non può lavorare, minorenni, disabili, anziani pensionati, «ma se qualcuno prende dei soldi pubblici da 2-3 anni e rifiuta il posto di lavoro deve perdere qualsiasi privilegio».

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