Salvini sgomita e avverte gli alleati. "Il leader del centrodestra resto io"

Minimizza il calo di consensi e ammette di aver fatto errori. All'incontro con il premier vuole discutere dei suoi dl Sicurezza

Salvini sgomita e avverte gli alleati. "Il leader del centrodestra resto io"

Salvini resta il leader del centrodestra, soprattutto grazie ai voti che lo incoronano in testa alla coalizione. E ne è consapevole, tanto che ieri, in un'intervista a Repubblica, ammette che la guida rimane sua.

Di errori, spiega «certo, ne faccio anche dieci al giorno, ne commetto come tutti quelli che compiono delle scelte. Ma resto alla guida del partito che secondo l'ultimo sondaggio Swg ha 8 punti di vantaggio sul Pd». Per lui il leggero calo dei consensi negli ultimi mesi «è stato colpa della quarantena» e si sta impegnando per recuperare il fronte perso con incontri che sta portando avanti in tutta Italia. «Sto incontrando in via riservata - dice - imprenditori, ambasciatori, sindacalisti, anche uomini di chiesa». Perché lavora a un progetto di governo, «per i prossimi trent'anni», in cui lui punta a fare il premier. Stasera, ad esempio, sarà a una cena blindata a Torre del Lago, in Versilia, poi andrà a Lucca, Santa Croce sull'Arno, Vada e in Maremma. Perché cosa certa è che in questo momento la Lega mira a decidere il candidato in Toscana e in Veneto. A quanto pare lascerà agli altri partiti regioni come la Puglia e la Campania. Ma le Regionali sono solo uno degli obiettivi del segretario del Carroccio. Se gli Stati generali voluti da Conte per lui non sono che un teatrino, non lo sarà però un incontro tra il centrodestra e il premier. «Il Paese ne ha bisogno», ammette. L'Italia è ferma nel post Covid e le proposte del suo partito, ma anche di Fratelli d'Italia e Forza Italia saranno concrete e volte alla ripresa. All'ultimo meeting Conte non volle ascoltare, ma questa volta dovrà farlo. Un punto fondamentale, si vocifera in casa Lega, sarà sicuramente quello relativo ai decreti Sicurezza, che il governo vuole annullare per dar spazio a una nuova invasione. Non solo: vietato separare il centrodestra perché, alle voci che il premier avrebbe voluto incontrare i partiti separatamente, il Carroccio replica: «Il centrodestra è unito e ci presenteremo insieme come avvenuto in passato».

Sull'elezione del prossimo capo dello Stato Salvini è categorico: «Il presidente sarà eletto con molta probabilità coi voti di tutti, tranne che del Pd, che lavora per averne uno a suo piacimento».

E poi affonda: «Da qui ai prossimi mesi - chiarisce - il centrodestra avrà i numeri in aula per essere determinante e cambiare gli equilibri», anche nell'elezione del capo dello Stato, per il quale esprime apprezzamento «per il suo richiamo etico sulla magistratura e il Csm. Problema che, sia chiaro, non si risolverà con l'espulsione di Luca Palamara dall'Anm».

L'ex ministro dell'Interno ha un disegno chiaro e una certezza: «Non si tratta di dare spallate, ma di far ripartire l'economia paralizzata dalle divergenze Pd-5S. La Lega è l'unico movimento politico che vive in mezzo alla gente. E se chiudi le piazze e le fabbriche per tre mesi, alla Lega togli lo spazio vitale.

Non a caso dal 4 giugno sono di nuovo in giro e ho fatto 50 incontri. Si respira già un'aria diversa». Lui è certo che prima o poi l'attuale esecutivo cadrà sui suoi stessi errori. Ed è pronto, dicono ancora in casa Lega, a rianimare un Paese demolito dagli avversari.

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