Salvini: "Avanti con o senza Draghi"

Matteo Salvini confida nella prosecuzione dell'azione dell'esecutivo guidato da Mario Draghi. Il leader del leghista apre al rimpasto di governo con i leader dentro

Salvini: "Avanti con o senza Draghi"

Il leader della Lega Matteo Salvini ha ribadito la linea del suo partito sul Colle, confidando nel fatto che il prossimo presidente del Consiglio corrisponda ancora alla figura di Mario Draghi. "Io conto che il prossimo presidente del Consiglio si chiami Mario Draghi e quindi continueremo a lavorare con lui. Il prossimo presidente della Repubblica? Entro 15 giorni avrete il nome", ha fatto presente l'ex ministro dell'Interno, così come riporta l'Agi.

Ma il vertice del Carroccio ha anche insistito sulla necessità di far sì che l'esecutivo in carica sia sempre più forte. La premessa è sui tempi che verranno: "Una volta eletto il presidente della Repubblica, essendo il 2022 un anno complicato socialmente, sanitariamente e economicamente, se ci aggiungiamo il taglio dei parlamentari, o c'è un governo ai massimi livelli o avrà una navigazione difficile", ha continuato, nel corso di una conferenza stampa in cui era presente anche il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Sono le condizioni odierne, insomma, a consigliare qualche tipo di rivisitazione dell'assetto del governo in carica per Salvini.

Il tema proposto sarebbe quello di far sì che i capi delle varie formazioni politiche facciano parte dell'esecutivo: "Non parlo di me stesso, io non mi sottraggo alle responsabilità - ha aggiunto Salvini - . Ho letto tante ricostruzioni". Poi l'ex inquilino del Viminale ha detto che si tratta di "una mia proposta, non ho sentito ancora nè Conte, nè Letta, nè altri leader di partito. Noi non abbiamo un exit strategy dal governo, anzi vogliamo rafforzare il governo. Il 2022 sarà un anno difficile, e la politica ci deve mettere la testa e la faccia, a prescindere da chi sarà il presidente del Consiglio".

Dunque la suggestione che anche il segretario dei dem Enrico Letta ed il capo grillino Giuseppe Conte, tra gli altri, diventino ministri dopo il giro di boa del Colle, risiede per ora soltanto nella visione del vertice della Lega che potrebbe comunque estendere a breve questa proposta. Sul premier, per la seconda circostanza in pochi minuti, Salvini ha ribadito quanto segue: "La scelta più lineare è che continui ad essere Mario Draghi. Ma la nostra proposta vale a prescindere da chi sarà il presidente del Consiglio". Draghi o non Draghi, in estrema sintesi, la possibilità che il governo cambi qualche pedina rimarrebbe sul tavolo.

La considerazione ventilata da Salvini, come rimarcato pure dall'Adnkronos, verte sul periodo in cui la politica è entrata, mancando ormai circa un anno e mezzo alle prossime elezioni politiche: "Il prossimo sarà un anno pre elettorale e se si fa un anno di campagna elettorale in Cdm diventa un problema.

Se al governo ci sono i massimi vertici, allora è una garanzia che si lavori", ha chiosato l'ex ministro dell'Interno.

Rispetto all'esecutivo, nel corso della conferenza stampa Salvini ha sottolineato ancora che "l'importante è andare avanti".

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