La promessa di unità si rinnova. Nella giornata conclusiva della Festa di Atreju, prima dell'intervento di Giorgia Meloni, sfilano sul palco i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini (nelle foto), preceduti da Antonio De Poli per l'Udc e Maurizio Lupi per Noi Moderati. Una convocazione plenaria degli alleati che diventa l'occasione per ribadire la compattezza della coalizione di centrodestra.
"Se l'Italia ha raggiunto certi obiettivi è perché la coalizione è stabile", sottolinea Tajani. "Si è sempre in grado di fare una sintesi tra diverse opinioni perché abbiamo sempre il bene comune da proteggere. Questa è la ragione di essere della nostra alleanza: perseguire l'interesse italiano".
Poco dopo è Salvini a prendere la parola, consegnando alla platea un messaggio non equivocabile. "Dopo tanti anni e dopo tanti attacchi ci provano in ogni maniera a far litigare me e Giorgia", dice riferendosi alla premier. "Giornalisti di sinistra mettetevi l'anima in pace, non ci riuscirete mai". Il leader leghista va oltre la politica e rivendica un legame personale: "Prima di governare insieme c'era stima politica reciproca. Oggi c'è amicizia umana e personale, un collante che va al di là dei programmi elettorali".
Nel suo intervento Salvini tocca i temi cardine del suo mandato, a partire dal Ponte sullo Stretto: "Farò di tutto per avviare i lavori, non ci fermeranno", assicura, ribadendo l'impegno a portare a compimento un'opera considerata strategica. Spazio anche alla sicurezza e alla manovra economica, rivendicando il ruolo della Lega nel chiedere "un contributo alle banche e alle assicurazioni".
Tajani, invece, allarga lo sguardo all'Europa e alla necessità di rafforzare l'asse politico tra Popolari e Conservatori.
"Io ritengo che il Partito Popolare Europeo e il Partito Conservatore debbano sempre più lavorare insieme" per "tutelare la nostra identità industriale e agricola". Nel mirino la normativa europea sulle auto: "Mi auguro che finalmente si possa cancellare il blocco della produzione di auto non elettriche dal 2035. Questa sciocchezza sta per finire".