Salvini ha la soluzione pronta per il caso Diciotti. Semplice, lineare: "Con un bell’aereo che arriva da una delle capitali europee all’aeroporto di Catania. Gli europei dimostreranno il loro cuore grande caricando tutti gli aspiranti profughi. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta con i giovani". Punto.
Non intende fare passi indietro il ministro dell'Interno sulla nave ferma al molo di Levante del porto di Catania in attesa di ordini sullo sbarco degli immigrati rimasti a bordo. L'Europa dovrebbe vedersi oggi, ma già Moavero le rimprovera per la lentezza con cui si è mossa. E Di Maio ha minacciato l'Ue di bloccare i contributi italiani se non si faranno carico dei profughi della Diciotti.
"L’Europa deve sapere che il governo italiano è irritato - dice Salvini al Corriere - Basta con parole tante e risultati pochi. L’Ue si era impegnata a prendere 35mila immigrati: si sono fermati a 12 mila. Se la serietà è questa, non ci si può stupire che noi abbiamo deciso un punto fermo. Con le Ong ci siamo riusciti, ora dobbiamo costringere l’Ue a farsi carico di ciò che le spetta".
Altrimenti sarà guerra. "Stiamo entrando nella discussione sul bilancio - spiega il ministro dell'Interno - in cui le decisioni richiedono unanimità. Per noi, l’unanimità Bruxelles non la vedrà neanche col binocolo. E non siamo gli unici". Presto il capo del Viminale dovrebbe vedere Orban e, dice, altri sono disponibili a sostenere la linea dell'Italia contro l'immigrazione. Si vedrà al prossimo consiglio dei ministri degli Interni Ue.
Intanto la sinistra attacca Salvini, accusandolo di ogni nefandezza nei confronti dei migranti. Boldrini lo ha invitato a farli sbarcare, così come gran parte del Pd e delle varie associazioni. A bordo, dicono, ci sono profughi eritrei. "Una delle poche buone notizie di questa estate disastrosa - spiega però Salvini - è che tra Etiopia ed Eritrea la pace resiste. Il cappellano degli eritrei in Europa, don Mussie Zerai, dice di sperare che anche l’Italia faccia la sua parte. Come governo, noi siamo assolutamente disponibili".
E mentre ringrazia Di Maio per aver appoggiato la sua posizioine (a differenza di Fico), smentisce di aver mai minacciato dimissioni con Conte ("Parlare di immigrazione non ha un gran senso, la posizione è quella e tutti sono d’accordo"). Salvini poi si "stupisce che ci sia qualche magistrato che ritiene di aprire un fascicolo per sequestro di persona" in riferimento al caso Diciotti ma, conferma, "se mi convocano, sono a disposizione. Se l’autorità giudiziaria riterrà di indagarmi, processarmi o arrestarmi, troverà in me un italiano pronto a difendersi".
Perché non sono i migranti
ad essere sequestrati, ma - dice il ministro dell'Interno - "gli ostaggi sono stati gli italiani. Lo sono degli immigrati e dell’Europa, da troppo tempo. Con questo governo non lo saranno più. È finita un’epoca".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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