Scintille via etere tra Matteo Salvini e Massimo Giannini. Il leader della Lega, ospite del programma Circo Massimo, su Radio Capial, condotto dal giornalista, si è difeso dalle accuse – oltre che dalle minacce – di essere un fascista. Ecco, Giannini lo ha punzecchiato: "Beh, un po’ fascista lo è". Ma il ministro dell’Interno non si è fatto cogliere di sorpresa dall’affondo del conduttore, rispondendo secco: "Sii serio, non lo credi neanche tu quando lo dici. Prenderai la camomilla e Maalox, perché con il Movimento 5 Stelle governeremo per due, tre, quattro legislature. Non fare il Gad Lerner" la contro-stoccata.
Salvini contro Giannini
E da qui è (ri)partito il litigio verbale tra i due, riportato da Dagospia. Con Giannini che rimprovera a Salvini certe uscite – in sua opinione – sopra le righe, come quelle circa la scorta da togliere a Roberto Saviano. Il vice premier ha ribattuto così, non facendosi comunque mancare un attacco all’autore di Gomorra: "Non sono io che decido, valuterà chi è di competenza. Ministro della malavita può dirlo a qualcun altro. A me la mafia fa schifo e voglio togliergli fino all'ultima mutanda".
Terminata (o quasi) la contesa, il vicepremier ha detto anche due battute sull’esito del vertice europeo per affrontare e risolvere (?) la crisi migratoria che sta mettendo in ginocchio l’Italia e dividendo l’Europa: "Non mi fido delle parole, vediamo che impegni concreti ci sono.
Finora è sempre stato 'viva l'Europa' ma poi paga l'Italia" le parole del numero uno del Carroccio, che infine è tornato ad attaccare le Ong e a difendere la chiusura dei porti italiani: "Vedranno l'Italia solo in cartolina e non saremo i soli a comportarci così, ma continueremo a salvare tutti quelli che sono da salvare. E non saremo più soli".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.