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Sangue all'Aia, bomba a Parigi L'Europa ripiomba nella psicosi

Feriti anche nelle vie dello shopping nella città olandese Trovato un ordigno in una borsa, Gare du Nord evacuata

Sangue all'Aia, bomba a Parigi L'Europa ripiomba nella psicosi

Un Black Friday tinto di rosso. Ancora sangue per mano dei terroristi. Probabilmente «cani sciolti». Che hanno colpito, quasi in contemporanea: sul London Bridge e in una via dello shopping de L'Aja. Nella capitale inglese un attentatore armato di coltello è stato ucciso ieri pomeriggio dalla polizia dopo una colluttazione. Due dei passanti accoltellati sono morti mentre almeno 10 persone sono state ferite. A poche ore dall'attacco a Londra, anche l'Olanda è ripiombata nella paura. Diverse persone sono state ferite a coltellate in una via dello shopping de L'Aia; la polizia ha reso noto che un «sospetto di carnagione scura è in fuga, la sua età è di circa 45-50 anni, indossa una maglia nera, sciarpa e pantaloni da jogging grigi». I due attacchi hanno avuto dinamiche diverse. A Londra a bloccare per primo l'attentatore è stato un passante che è riuscito a disarmarlo, poi sono intervenuti due poliziotti. Mentre un agente ha allontanato il passante «eroe», il suo collega ha fatto fuoco sull'attentatore a terra: per il terrorista non c'è stato scampo. «Indossava un finto giubbotto esplosivo», ha precisato Scotland Yard.

A L'Aia l'intervento della polizia è stato ancora più tempestivo. La via principale dello shopping, Grote Marktstraat, è stata chiusa, mentre la gente fuggiva terrorizzata. A terra, davanti al centro commerciale Hudson's Bay, alcuni feriti (almeno tre), colpiti dai fendenti dell'attentatore in fuga. Un attacco che ha fatto ripiombare l'Aja nella paura, riportando alla mente l'attentato del maggio del 2018, quando gridando Allah Akbar un uomo ha accoltellato tre passanti. In quell'occasione si parlò di uno squilibrato. In questo caso, secondo la polizia, «non è ancora chiaro se si sia trattato di un atto terroristico». Ma a fare più impressione ieri è stato l'attentato di Londra. In Inghilterra siamo sotto elezioni e il tema sicurezza è particolarmente sentito. Anche per questo la tragedia di ieri ha scosso non poco l'opinione pubblica britannica. Il primo ministro Boris Johnson, che era impegnato per un evento nel suo collegio elettorale, è tornato a Londra per seguire da Downing Street gli sviluppi. Il London Bridge era già stato teatro di un attacco jihadista nel giugno del 2017: i terroristi avevano lanciato un furgone contro i passanti, per poi accoltellare diverse persone nel Borough Market. Da novembre il livello di allarme terroristico in Gran Bretagna è stato abbassato da «grave» a «sostanziale», con un rischio di attentato considerato «probabile» e non «altamente probabile». Indicatori che, da oggi, saranno certamente rivisti. A concludere una giornata all'insegna dell'apprensione nel cuore del Vecchio Continente, anche un allarme bomba a Parigi, con la stazione ferroviaria Gare du Nord evacuata.

I punti simbolici o super affollati delle grandi città europee rappresentano per il «nuovo» terrorismo target privilegiati E l'incubo dell'«attacco coordinato» in mezza Europa è destinato a durare più di una notte.

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