Da qualche anno si era trasferito a Santo Domingo in cerca di una vita dignitosa. Coltivava caffè, fagioli e mango: Vittorio Giuzzi, pensionato originario di Montichiari, provincia di Brescia, è stato trovato morto nella sua casa di Santo Domingo. Stando a quanto si apprende, l'uomo sarebbe stato picchiato a morte durante un tentativo di rapina nella sua abitazione. Una rapina finita tragicamente.
A dare la notizia, con un messaggio straziante pubblicato su Facebook, è stata la nipote: «Non posso crederci, non è possibile che la vita non abbia più valore. Non si può morire di botte per un furto, per invidia, per cattiveria. Non riesco proprio a capacitarmi del fatto che tu non ci sei più a causa di tutto questo. Eri come un secondo padre, mi mancherai tantissimo. Buon viaggio zio Vittorio», scrive la donna sul social network. Un altro lombardo ucciso all'estero, un altro mistero che andrà chiarito, dopo Giuseppe De Stefani, il 62enne di Sondrio fatto a pezzi e bruciato nella provincia di Phichit, Nord della Thailandia.
Fonti della Farnesina hanno confermato la morte di Giuzzi e hanno fatto sapere che l'ambasciata italiana nella Repubblica Dominicana sta già prestando tutta l'assistenza necessaria ai famigliari del connazionale. Detto questo, Santo Domingo non è più il paradiso di una volta. Qualche settimana fa un altro italiano era stato trovato morto impiccato. Apparente suicidio, se non fosse che il corpo aveva lividi e colpi di mazza. Alessandro Grandis, farmacista 28enne era stato ritrovato privo di vita nella zona turistico-commerciale del Bavaro. Il corpo giaceva al bordo piscina con i piedi nell'acqua e il capo in una pozza di sangue. Senza segni evidenti da una caduta dall'altezza di un piano superiore. Quanto basta per indurre grossi dubbi nella comunità italiana residente nell'area.
«Ci sentiamo completamente abbandonati - racconta un connazionale che da sette anni si è trasferito a Santo Domingo - Vivo qui perché pensavo che si potesse stare tranquilli e condurre una vita dignitosa senza essere ricchi. In realtà per non correre rischi bisogna non farsi notare ed evitare di frequentare le persone sbagliate. Perché da queste parti ti fanno fuori per quattro soldi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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