Il flop delle sardine sulla moschea

C'erano solo pochissime persone alla manifestazione organizzata dalle Sardine pisane a favore della raccolta fondi per la realizzazione della moschea di Pisa. L'imam Mohamed Khalil si è detto comunque soddisfatto

Il flop delle sardine sulla moschea

Tra gli "sponsor" della costruzione della moschea di Pisa ci sono anche le Sardine. Come si legge su L'Arno.it domenica a mezzogiorno si sono ritrovate per un "picnic" nella zona di via del Brennero, non lontano dalla Torre pendente, dove la comunità islamica ha acquistato un terreno che dopo una lunga battaglia ha ottenuto tutti i permessi per costruire il luogo di culto. Ora però mancano i soldi: due milioni e ottocentomila euro, per l'esattezza. Non proprio bruscolini.

"Vogliamo incentivare la raccolta di fondi che la comunità islamica sta portando avanti per la costruzione effettiva della moschea - dice Giovanni Greco, portavoce delle Sardine -. Ancora c’è tanto lavoro da fare (per ora sono state raccolte poche migliaia di euro sulla piattaforma Gofundme, ndr). La nostra azione è quella di sensibilizzare la gente, perché questo è un bene di tutta la collettività e non solo della comunità islamica, garantendo anche un diritto costituzionale, ed usare i canali adatti per arrivare a più persone”.

"È stata fatta essenzialmente per ritrovarci e per conoscerci - dice ancora Greco - per far vedere alla città che questo è un luogo aperto a tutti ed a tutto, è un luogo di cultura, di idee, di abitudini e di lingue diverse oltre ad un modo per confermare che non siamo chiusi dentro quattro mura".

L’imam Mohamed Khalil è ottimista: "Tra poco inizieranno i lavori, entro due anni saranno finiti". E si soldi che mancano? Dice che apriremmo "una raccolta fondi nazionale". Staremo a vedere. Di certo senza qualche assegno di un certo "peso" sarà difficile poter posare la prima pietra.

Seduti sui tappeti stesi per terra, dopo essersi tolti le scarpe le Sardine hanno dato vita a questa azione simbolica che assume un valore simbolico: gettare un guanto di sfida alla Lega che governa la città, guidata dal sindaco Michele Conti. Sindaco che ha dato il permesso per costruire la moschea, ma solo dopo un duro braccio di ferro, arrivato persino al Tar, per cercare di bloccare la costruzione del luogo di culto in un luogo che l'amministrazione comunale ritiene non idoneo. Eppure si costruirà, proprio lì. Vedremo come (e se) risponderà la Lega.

Quella di domenica all'ora di pranzo più che una mobilitazione politica è sembrata una scampagnata, che ha visto la partecipazione di un esiguo numero di ragazzi.

Senza un forte richiamo nazionale le Sardine non tirano più? A rendere il tutto più esotico e accattivante c'era l'odore dei falafel (le tipiche polpettine mediorientali preparate con le fave). "Andrebbero assaggiati questi falafel - dice il portavoce delle Sardine pisane - sono fantastici". Ecco, magari una sagra gastronomica avrebbe richiamato più persone.

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