Il ritorno delle Sardine (col Pd): ecco qual è il vero obiettivo

La discesa in campo di Mattia Santori con il Pd potrebbe essere solo il primo passo di un progetto ben più ambizioso per le sardine

Il ritorno delle Sardine (col Pd): ecco qual è il vero obiettivo

Per alcuni mesi, Mattia Santori è stato il personaggio più ricercato dai talk politici. C'era molta curiosità attorno al ragazzino con il cerchietto che animava le piazze e il Partito democratico ha a lungo coccolato e corteggiato questo giovane, arrivato addirittura a occupare il Nazareno. Roba da proteste scolastiche più che da manifestazione politica. Ma tant'è, ora le sardine di Santori scenderanno ufficialmente in campo al fianco del Partito democratico nelle elezioni amministrative del primo weekend di ottobre e il loro leader in persona sarà candidato a Bologna, la sua città, al fianco di Matteo Lepore.

Poteva candidarsi con Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna che l'ha inseguito a lungo, ma ha preferito il Pd perché, probabilmente, offre maggiori garanzie di vittoria. E infatti le voci già si rincorrono sotto i portici del capoluogo emiliano, dove alcune indiscrezioni raccolte da Marco Antonellis per Tpi.it riferiscono che per lui sarebbe già pronto un posto come assessore nell'ipotetica giunta piddina. Ma non è tutto.

Per far posto ai pesciolini, come riferisce lo stesso Antonellis, sono già stati messi da parte i sostenitori di Isabella Conti e nei prossimi giorni potrebbe fare la stessa fine anche Alberto Aitini, attuale assessore alla Sicurezza, nonché nome forte di Base riformista, la corrente interna al Pd che le sardine vogliono spegnere. "Lepore è espressione della segreteria Letta, è persona vicina all'ex ministro Peppe Provenzano. Nulla a che vedere con Base riformista. Noi abbiamo scelto con chi stare: e certamente non stiamo con i renziani, né con i 'cavalli di Troia' lasciati da Renzi nel Pd", hanno dichiarato gli esponenti del movimento ittico.

L'avanzata delle sardine fa mormorare la sinistra bolognese. "Questo spiega perché così tanti esponenti del Pd durante le primarie avevano paura di esporsi per la Conti. Chissà perché nessuno si è meravigliato che persino Stefano Bonaccini, sulle candidature nella città delle due Torri, non si sia speso più di tanto…", ha riferito un esponente dem ad Antonellis.

Ora la situazione di Bologna è molto complessa.

Le sardine potrebbero non fermarsi alla città emiliana ma proporre la loro candidatura anche in altre grandi città, come Roma e Milano, ma Mattia Santori ha deciso di lasciare tutti col fiato sospeso, si fa per dire, fino a martedì prossimo quando ci sarà la conferenza stampa ufficiale. I pesciolini si dicono sostenitori di Enrico Letta ma proprio l'apertura del segretario dem, pronto a tutto per qualche voto, potrebbe creare importanti spaccature nel Pd.

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