Sassari, capotreno molestata dal branco di nigeriani

La donna accerchiata da un gruppo di ragazzi a Porto Torres Mare. Aggredita, ora è sotto choc

Sassari, capotreno molestata dal branco di nigeriani

Stranieri scatenati: ancora un'aggressione a bordo di un treno. Questa volta la vittima è una capotreno che alla Stazione marittima di Porto Torres (Sassari) è stata aggredita e molestata sessualmente da un gruppo di nigeriani.

Subito dopo l'aggressione la donna si è rivolta ai medici del pronto soccorso di Sassari e ora è ancora in stato di choc.

L'episodio è avvenuto ieri mattina su un treno diretto a Sassari. La capotreno ha subito l'aggressione durante un controllo dei biglietti. La Polizia ferroviaria ha identificato gli aggressori. La violenza è scattata dopo la richiesta dei ticket di viaggio. I ragazzi erano senza biglietto e così hanno deciso di accerchiare la donna per poi aggredirla e palpeggiarla.

A denunciare quanto accaduto sono stati i rappresentanti sindacali della Fit Cisl: «Non si può continuare così, con i lavoratori dei trasporti in balia dei violenti - dichiara Antonio Piras, segretario generale di categoria -. Ormai registriamo un episodio di violenza al giorno e le lavoratrici e i lavoratori non possono essere lasciati soli. Chiediamo a Protezione aziendale di Trenitalia un incontro urgente per valutare ulteriori azioni e iniziative da mettere in campo per meglio tutelare l'incolumità fisica del personale di front-line». Insomma il personale che lavora a bordo dei treni tutti i giorni deve fronteggiare questi rischi che di fatto espongono i controllori a violenze gratuite.

Gli fanno eco il segretario Fit Cisl Sardegna, Valerio Zoccheddu, e la responsabile del Coordinamento donne della stessa sigla, Claudia Camedda. Viene denunciata la sempre più crescente «solitudine» del personale di bordo e si chiede con forza alla direzione di Trenitalia Sardegna di farsi carico, con iniziative di prevenzione, «di salvaguardare l'incolumità dei lavoratori e delle lavoratrici che quotidianamente sono vittime di aggressioni fisiche e verbali».

E a poche ore dalla diffusione della notizia dell'aggressione si rincorrono le reazioni politiche.

«Anche oggi registriamo gravissime delinquenze perpetrate da clandestini. Tristi fatti ormai all'ordine del giorno. Questa volta la vittima è una capotreno aggredita e molestata sessualmente da nigeriani mentre svolgeva il suo lavoro. Non se ne può più, la situazione è insostenibile ma i colpevoli non sono solo chi concretamente ha commesso questi i reati, ma anche chi ha favorito l'invasione» dichiara il capogruppo alla Camera della Lega, Massimiliano Fedriga.

«Una brutale aggressione nei confronti di una donna, un episodio gravissimo, purtroppo non l'unico, dinanzi al quale

occorre una risposta con la massima determinazione» dice il coordinatore regionale di Forza Italia in Sardegna, Ugo Cappellacci che chiede il blocco degli sbarchi degli extracomunitari sull'Isola e il loro immediato rimpatrio.

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