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Sbarchi, così Bruxelles ci frega: "Trasferibili solo eritrei e siriani"

Il piano per l'emergenza immigrazione riguarderà solo i nuovi arrivi. E dalla bozza sparisce anche il termine "quote"

Sbarchi, così Bruxelles ci frega: "Trasferibili solo eritrei e siriani"

L'Europa prepara l'ennesima fregatura per l'Italia. Quando domani la Commissione europea metterà a punto il nuovo piano di accoglienza, le condizioni non saranno affatto favorevoli al Belpaese che da anni lotta ormai contro l'immigrazione clandestina, senza peraltro riuscirci. L'opposizione di Francia, Spagna e Ungheria al sistema delle quote ha convinto il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker a rivedere l'impianto della bozza e, come anticipa il Corriere della Sera, rischia di inguaiare ulteriormente Matteo Renzi e compagnia bella. Stando al nuovo impianto, infatti, non solo la redistribuzione dei clandestini tra in Paesi dell'Union europea riguarderà soltanto i nuovi arrivi, ma riguarderà pure soltanto i siriani e gli eritrei. In soldoni, saremo costretti a tenerci tutti gli altri.

La proposta sarà esaminata da tutti gli Stati membri dell'Unione europa ma, se dovessero essere confermate le indiscrezioni delle ultime ore, il governo Renzi si troverà a dover far fronte all'ennesimo euroflop. Flop che dimostra l'incapacità di Roma di incidere a Bruxelles. Stando alla nuova bozza anticipata dal Corsera, infatti, saranno smistati solo quegli immigrati che sono sbarcati dopo l’approvazione delle nuove misure. L'Italia dovrà, quindi, andare avanti a mantenere gli oltre 90mila clandestini sistemati nei centri di accoglienza e nelle strutture private raccimolate delle prefetture. Non solo. Anche sui nuovi arrivati ci sono dei cavilli che penalizzano duramente l'Italia. I 24mila disperati, che Roma potrà trasferire in altri Paesi della Ue, saranno redistribuiti lentamente, nel corso di un paio di anni. Altro che emergenza, insomma, Bruxelles sembra prendersela con tutta calma.

Non tutti i nuovi arrivati, poi, potranno lasciare l'Italia. Potranno,infatti, essere ricollocati solo "i richiedenti asilo che godono del regime di protezione nel 75% degli Stati membri". Una caratteristica che, però, hanno soltanto gli eritrei e i siriani.

Tutti gli altri clandestini, che ogni giorno sbarcano sulle nostre coste, non saranno ancora assistiti dall'Italia, senza dunque l'aiuto dell'Unione europea.

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