Valentina Raffa«Business man». Ecco come si definiscono i trafficanti di vite umane. Non importa se i barconi fatiscenti affondano. L'importante è che i passeggeri abbiano pagato. «Nessuno sale sui gommoni se non abbiamo i nostri dinari. Noi siamo dei business man». Così i trafficanti, intercettati in un'operazione coordinata dal procuratore aggiunto di Palermo Maurizio Scalia, con i sostituti Geri Ferrara, Claudio Camilleri e Alessia Sinatra, affidata alla Mobile di Palermo e Agrigento, allo Sco e alla Capitaneria di porto. Arrestati tre stranieri. Tra loro uno dei responsabili del naufragio del 9 febbraio, costato la vita a 300 migranti dei 400 partiti dalla Libia su 4 gommoni. L'inchiesta parte dal satellitare con cui fu lanciato l'Sos. Da esso si è risaliti ai referenti in Italia dell'organizzazione. Nell'inchiesta figura un latitante, accusato, come gli arrestati, di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina aggravata dalla transnazionalità. I quattro hanno favorito la fuga di migranti dai centri di accoglienza. E ci sono 10 indagati, fra cui i capi dell'organizzazione, ancora in Libia. È una consorteria criminale transnazionale piramidale, ramificata in Italia. In Libia c'è un capo, che si occupa del reperimento dei migranti. Il vice organizza il viaggio. Al cassiere il compito di farsi pagare. Chi non ha concluso il pagamento resta rinchiuso in capannoni fin quando non si sdebita. Emerge sia dalle testimonianze dei superstiti del 9 febbraio, che dalle intercettazioni dei trafficanti. Dai primi si apprende un dato insolito, che diversifica l'organizzazione dalle altre che operano parallelamente. Sui gommoni non c'erano scafisti, ma sommozzatori che, raggiunti i 300 metri dalla costa, hanno dato istruzioni ai passeggeri sull'uso del satellitare e si sono tuffati per fare rientro.
Nelle intercettazioni i mercanti di uomini parlano di episodi terrificanti: dai gommoni in procinto di affondare alle violenze subite dai cristiani in balia dei musulmani vicenda seguita dal procuratore aggiunto Scalia -. I prezzi dei viaggi variano a seconda del natante. Le vittime del naufragio hanno sborsato 2.400 dollari per raggiungere mete Nord europee.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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