Scafisti senza pietà. Morti di sete due bimbi

Nuova tragedia al largo di Lampedusa. A bordo del gommone un altro cadavere. Salvi in 57

Scafisti senza pietà. Morti di sete due bimbi
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Bel tempo, partenze e morti. Questa volta è toccata a due bambini di 3 e 4 anni e a due uomini. I corpicini dei due bimbi e di un 30enne sono stati trasportati a Lampedusa nella notte tra sabato e domenica dall'equipaggio della nave Nadir della Ong tedesca ResQship che, insieme alla guardia costiera italiana, ha soccorso un gommone di 8 metri alla deriva con a bordo 57 migranti e i tre cadaveri. Stando ai testimoni, un altro migrante ha perso la vita annegando. Si tratterebbe di un 30enne gettatosi in mare sabato mattina per cercare sollievo alle ustioni procuratesi con il contatto con il carburante durante la navigazione. Non è riuscito a risalire a bordo, i compagni di sventura lo hanno visto annegare.

Ai trafficanti di vite umane interessa solo far cassa, riempiendo le carrette del mare e le proprie tasche. Quest'ultimo viaggio, iniziato mercoledì notte da Zawia, in Libia, è fruttato più di 90mila dollari, 1.500 dollari a passeggero. Non importa quale sia il destino di bambini, donne e uomini, stavolta lasciati persino senza provviste.

«Quando abbiamo iniziato i soccorsi, ci sono stati consegnati due corpicini senza vita». È il drammatico racconto di un medico della Nadir che ha dovuto constatare il decesso dei piccoli, pare avvenuto il giorno prima. Sono morti di stenti, mentre per il 30enne, in arresto cardiaco, i soccorritori hanno tentato per mezz'ora la rianimazione, ma senza esito. Se non fosse stato per un assetto Frontex che, sabato pomeriggio, ha avvistato il gommone alla deriva e ha allertato i soccorsi, il bilancio sarebbe stato ancora più tragico e non si può escludere che il natante sarebbe colato a picco con tutto il suo carico umano e di speranza infranta contro le onde di un mare grosso per via del vento. Tra i 57 migranti soccorsi e portati in salvo a Lampedusa ci sono 13 donne e 2 minori. Sarebbero originari di Niger, Ghana, Gambia, Sierra Leone, Nigeria e Togo. Le salme dei migranti deceduti sono state portate alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, a Lampedusa, dove sarà effettuata l'ispezione cadaverica. Nella tarda serata di sabato si era resa necessaria l'evacuazione di sei migranti del gruppo, fra cui tre donne e i due minori, in quanto stavano male a causa di ustioni e per le cattive condizioni di viaggio, durante il quale non hanno né mangiato né bevuto. Sono stati trasportati al poliambulatorio di Lampedusa per le cure del caso.

Quella di ieri, per la maggiore isola delle Pelagie, è stata una giornata di sbarchi: oltre ai 57 migranti sbarcati dalla Nadir, ne sono arrivati altri 240 a bordo di tre diverse imbarcazioni soccorse dalle motovedette della guardia costiera e da un mezzo dell'assetto Frontex.

Anche questi viaggi sono partiti dalle coste libiche e le tratte sono state parecchio fruttuose per gli organizzatori che hanno incamerato dai 2.500 ai 5mila dollari a passeggero. I migranti sono stati ospitati nell'hotspot di contrada Imbriacola, da dove, appena possibile, saranno trasferiti in altri centri.

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