
Uno scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, per un totale di 492 persone. «Il 19 aprile - si legge nel comunicato del ministero della Difesa di Mosca citato dalla Tass - a seguito del processo di negoziazione, 246 militari russi sono stati riportati indietro dal territorio controllato dal regime di Kiev. In cambio, sono stati trasferiti 246 prigionieri di guerra delle forze armate ucraine». «Inoltre - aggiunge la nota - come gesto di buona volontà 31 prigionieri di guerra feriti sono stati trasferiti in cambio di 15 militari russi feriti che necessitavano di cure mediche urgenti». La Tass precisa che gli Emirati Arabi Uniti hanno fatto da mediatori per il ritorno dei militari russi dalla prigionia.
Si tratta dello scambio di prigionieri più grande tra le due parti dall'inizio della guerra quasi 38 mesi fa. Dopo l'annuncio russo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito su X che «277 guerrieri ucraini sono tornati a casa dalla prigionia russa. Una delle migliori notizie che potessimo ricevere». Zelensky ha specificato che si tratta di soldati «delle Forze Armate dell'Ucraina, della Guardia nazionale dell'Ucraina, del Servizio speciale di trasporto dello Stato e delle guardie di frontiera», che «hanno difeso Mariupol e altre zone nelle regioni di Donetsk, Kherson, Zaporizhzhia e Luhansk». «Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile il ritorno della nostra gente. Sono particolarmente grato agli Emirati Arabi Uniti per la loro mediazione», ha aggiunto Zelensky, riferendo che «in totale, dall'inizio della guerra su vasta scala, 4.552 persone, tra guerrieri e civili, sono state riportate a casa dalla prigionia russa».
Tra gli scambi di prigionieri più significativi di questi tre anni c'è quello dell'8 dicembre 2022, quando Russia e Usa effettuarono uno scambio di prigionieri di alto livello: la cestista statunitense Brittney Griner, che era stata arrestata all'aeroporto di Mosca pochi giorni prima dell'invasione russa dell'Ucraina con l'accusa di detenzione di cartucce per sigarette elettroniche contenenti cannabis, in cambio del trafficante d'armi russo Viktor Bout, a cui è ispirato il film di Hollywood «Lord of war» con Nicolas Cage.
Il 1° agosto 2024 si tenne il più grande scambio di prigionieri fra Russia e Occidente dai tempi della Guerra fredda: 24 persone tra le quali il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich, l'ex marine Paul Whelan e il dissidente Vladimir Kara-Murza. In cambio Mosca ottiene la liberazione dell'ex agente del Kgb Vadim Krasikov, detenuto in Germania per omicidio, e di altre spie.
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