Schiaffo dei giudici a Trump. "Processo già tra due mesi"

Il tycoon aveva chiesto il rinvio al 2026. È entrato nel carcere di Fulton, il cambio del capo del team legale

Schiaffo dei giudici a Trump. "Processo già tra due mesi"
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Donald Trump si consegna al blindatissimo carcere di Atlanta per l'arresto, il rilevamento delle impronte digitali e la foto segnaletica per poi venire rilasciato grazie alla cauzione di 200mila dollari nel procedimento per il tentativo di sovvertire il voto in Georgia nel 2020. Ma un nuovo schiaffo all'ex presidente arriva dalla procuratrice distrettuale Fani Willis, che a sorpresa chiede l'inizio del processo per lui e i 18 coimputati tra soli due mesi, il 23 ottobre, mentre fino ad ora si era parlato di marzo 2024 (lui voleva addirittura che iniziasse dopo le elezioni).

Nelle stesse ore, sempre ieri, la commissione giustizia della Camera, guidata dai repubblicani, ha aperto un'inchiesta su Willis chiedendole di consegnare ogni documento sull'uso di fondi federali e sulle comunicazioni col dipartimento di Giustizia, invocando «interessi federali» e timori di azioni «politicamente motivate». Il tycoon, da parte sua, nei 46 minuti di intervista a Tucker Carlson andata in onda su X ha ribadito il suo mantra sui brogli: quella del 2020 è stata «un'elezione truccata», ha detto, sottolineando che Joe Biden è un presidente corrotto e «incompetente» e che il dipartimento di Giustizia è stato usato «come un'arma». Mentre sul suo social Truth ha riaffermato che «nessuno ha mai lottato per l'integrità elettorale come il presidente Trump» e che sarebbe stato arrestato «con orgoglio».

Ad Atlanta, nel penitenziario famigerato per il suo sovraffollamento, le sue violenze e le sue morti sospette, è proseguita la sfilata dei 18 coimputati che uno a uno si sono consegnati alle autorità, ma il momento più atteso è senza dubbio quello della diffusione della foto segnaletica di Trump, una prassi teoricamente umiliante per un ex presidente, ma che lui, al contrario, intende trasformare in un'icona elettorale, con i fan che già attendono le t-shirt con la sua immagine da arrestato. The Donald è partito dalla sua residenza in New Jersey ed è arrivato al complesso della contea di Fulton dove ad attenderlo c'erano molti sostenitori con cartelli e striscioni con il suo slogan Make America Great Again. Manifestando tutta l'intenzione di massimizzare l'effetto mediatico e trasformare anche questo processo in uno show per screditare gli inquirenti e mobilitare i fan, il tycoon ha scelto di costituirsi nell'orario di prima serata per le tv americane. Secondo la prassi - come riferito da fonti della Cnn - all'arrivo in prigione all'imputato viene chiesto di mostrare la propria carta d'identità e poi di percorrere un lungo corridoio con stanze affollate e pareti di vetro piene di persone in attesa di pagare la cauzione. Quindi è sottoposto al metal detector per individuare eventuali armi, prima che un funzionario del carcere legga le accuse ad alta voce, e poi seguono la scansione elettronica delle impronte digitali e la foto segnaletica, col timbro dell'ufficio dello sceriffo.

Il prossimo appuntamento per Trump è il 5 settembre con l'udienza in cui dovrà dichiararsi colpevole o meno. Intanto, poche ore prima di arrivare in Georgia per la quarta incriminazione, ha deciso di cambiare la sua squadra legale facendo entrare nel team come avvocato principale Steven Sadow al posto di Drew Findling, che ha già rappresentato clienti di alto profilo negli ultimi anni tra cui Howard Stern e Usher. Sul capo di Trump pendono 13 capi di imputazione che ruotano intorno alla legge anti-racket, quella usata contro le associazioni criminali, anche di stampo mafioso.

Tra i reati, la cospirazione per influenzare un pubblico ufficio e commettere una serie di falsi, nonché l'aver spinto un pubblico ufficiale a violare il suo giuramento di fedeltà: si tratta della telefonata fatta all'allora segretario di stato della Georgia, il repubblicano Brad Raffensperger, per chiedergli di trovare 11.780 voti necessari a superare Biden.

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