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M5S, scissione a un passo. Tensioni sull'assemblea: preoccupa il forfait di Crimi

Il capo Crimi potrebbe disertare l'assemblea della guerra. I grillini stanno per implodere e si preparano al tutti contro tutti: "Ormai è una farsa"

M5S, scissione a un passo. Tensioni sull'assemblea: preoccupa il forfait di Crimi

Ora più che mai il M5S rischia grosso. Se fino a poche ore fa gli unici malconenti riguardavano lo schioffo elettorale rimediato alle Regionali, ora è l'ombra degli Stati generali a preoccupare l'intero ambiente giallo. Nella giornata di domani, giovedì 24 settembre, è in programma alle ore 18.00 l'assemblea congiunta dei parlamentari grillini, alle prese con quella che sembra essere la crisi più imponente dalla loro nascita. Il clima già da ore è infuocato, e la diretta streaming su Zoom di certo non basterà per placare gli animi: il rischio di un tutti contro tutti è davvero concreto. Intanto Roberto Fico si starebbe impegnando in maniera particolare per l'organizzazione dell'evento, con l'intento di evitare che si arrivi a "una lotta tra bande, una guerra, bisogna solo parlarsi con chiarezza".

L'obiettivo dei pentastellati è quella di (ri)trovare una linea comune, scongiurando ulteriori spaccature e malumori. Ma la strada sembra essere in salita: per rilanciare l'azione dei 5 Stelle sul territorio servirà tempo. E certamente una riunione non basterà per recuperare le promesse disattese che hanno spinto gli elettori a votare altrove. Alessandro Di Battista è intervenuto a gamba testa interrompendo i festeggiamenti per il taglio dei parlamentari. Tuttavia il commento più duro è stato quello di Barbara Lezzi, che ha puntato il dito contro i vertici parlando di una sempre più possibile scomparsa del M5S: "È stato un disastro. Abbiamo perso ovunque. E tanto. Il 70% che ha votato sì al referendum non ha votato per noi".

Il forfait di Crimi

Come se non bastasse adesso è spuntato un altro pericolo che ha già innescato le scintille all'interno del gruppo: Vito Crimi potrebbe disertare l'assemblea congiunta prevista per domani sera. Le voci sull'eventuale forfait del capo politico grillino hanno da subito provocato le prime furibonde reazioni sulle chat. "Se non viene, è meglio non riunirci affatto. Sarebbe una farsa", sbotta un parlamentare di primo piano. La fotografia della situazione non è affatto bella: "Casino totale".

Viene spiegato che a Crimi si chiederà di convocare gli Stati generali, con data e timing di avvicinamento, e di nominare una sorta di comitato di garanzia il cui compito sarà quello di accompagnare il Movimento all'appuntamento in questione. Appare evidente che il M5S sia ancora attraversato da una frattura profonda che vede schierati da una parte coloro che vorrebbero che il governo vada avanti costi quel che costi (appoggiati dal comico genovese e fondatore Beppe Grillo), mentre dall'altra i duri e puri alla Alessandro Di Battista (a cui strizza l'occhio Davide Casaleggio).

I due schieramenti sono divisi dal diverso approccio sul Partito democratico.

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