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"Sulle chiappe...", "Confido...". Super-lite tra Calenda e Santori

Botta e risposta fra il capo sardina ed il candidato sindaco di Roma. Caldenda suggerisce a Letta di optare per una pedata metaforica, ma Santori replica: "Signorotto con arte e soprattutto con parte"

"Sulle chiappe...", "Confido...". Super-lite tra Calenda e Santori

Non bastava la provocazione nei confronti degli ex renziani, Mattia Santori è finito anche al centro di un pesante botta e risposta con Carlo Calenda.

Nel motivare la sua candidatura nelle liste del Partito democratico alle comunali di Bologna, il capo sardina ha infatti dichiarato: "Qui c'è un Pd che preferisce guardare a sinistra piuttosto che ad Azione e a Italia Viva". E tanto è bastato a far partire lo scontro sui social.

Il consiglio di Calenda

Evidentemente punto sul vivo, il leader di Azione e candidato sindaco alle elezioni amministrative di Roma, ha voluto attaccare Santori senza tuttavia rivolgersi direttamente a lui. "Per carità Enrico Letta, sono fatti vostri e non miei, ma candidare un ragazzotto senza arte né parte, che vuole darvi la sveglia e sorvegliare la vostra purezza ideologica ti sembra una buona idea? Opterei per pedata nelle chiappe (metaforica)", ha scritto in un post pubblicato sulla propria pagina Twitter ed indirizzato all'attuale segretario del Pd.

La replica di Santori

Non si è fatta attendere la replica del leader delle sardine, che ha risposto per le rime a Carlo Calenda. "Io mi sto candidando da indipendente volendo dare un contributo alla mia città come consigliere comunale. Vi presento invece un signorotto con arte e soprattutto con parte, che ha avuto una pedata (non metaforica) per arrivare dov'è arrivato", ha attaccato senza mezzi termini Santori. "Un signorotto che dopo esser stato bocciato alle elezioni del febbraio 2013, viene nominato qualche mese dopo addirittura vice ministro? Un signorotto che si è fatto eleggere, da iscritto, nelle liste del Pd per poi creare il suo partitino personale, dovrebbe esimersi dal dispensare consigli non richiesti. Nel mentre, confido nelle pedate (metaforiche) dei romani".

Un Santori più agguerrito che mai, insomma. Partito come leader, insieme ad altri ragazzi bolognesi, del movimento delle Sardine, il giovane pare proprio essere pronto per l'agone politico. Dopo il grande annuncio dello scorso venerdì, ha subito creato degli attriti con l'ala riformista del Pd, rea di puntare ad "un renzismo 2.0 ", e con Azione di Carlo Calenda, che in ogni caso a Bologna non appoggia la coalizione di centrosinistra.

Le elezioni si terranno nel mese di ottobre, eppure la tensione è già altissima, col

candidato sindaco di Roma che invita Letta a prendere a calci nel sedere (metaforici) la giovane sardina, ed il senatore dem Alessandro Alfieri che chiede rispetto ed auspica una presa di posizione del proprio segretario.

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