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"Diserzione in guerra", "Follia": è rissa tra Zinga e Salvini

L'ex segretario dem affonda: "Colpisce che si definiscano patrioti dei politici che sono contro gli italiani". "Lasciare fuori dalle scuole ragazzi che non vogliono vaccinarsi è una follia", replica Salvini

"Diserzione in guerra", "Follia": è rissa tra Zingaretti e Salvini

Botta e risposta tra Nicola Zingaretti e Matteo Salvini, col primo che insiste sulla necessità dell'obbligo vaccinale per tutte le categorie di italiani senza distinzione di sorta ed il secondo che boccia la proposta dell'imposizione per i giovani che vogliano frequentare a scuola, pena l'esclusione dalle lezioni.

La crociata di Zingaretti

"Invitare i giovani a non vaccinarsi è grave", attacca l'ex segretario del Pd durante un'intervista concessa a "Il Corriere". "Siamo in estate e bisogna fare in modo che il maggior numero possibile di giovani si vaccini". Zinga prende spunto da una frase pronunciata dal leader del Carroccio e ne stravolge il senso per colpire con uno dei suoi soliti affondi demagogici: "Sostenere, come ha fatto Salvini, che vaccinare i giovani non serve e che è 'demenziale minacciare con l'ago un diciottenne' è una vera e propria vergogna, equivale a dire che non si raggiungerà mai l'immunità di gregge", dichiara il presidente della Regione Lazio, che per rendere ancora più chiaro il suo concetto prende in prestito un'espressione dal gergo militare. "Significherebbe perdere la battaglia contro il virus, come se in guerra si invitassero le persone a disertare". L'iperbole Zingarettiana prosegue con ancora maggiore enfasi: "Colpisce che si definiscano patrioti degli esponenti politici che sono contro gli italiani e contro gli interessi del Paese. Questa non è la linea del governo", dice con sicurezza l'ex segretario dem, "anche perché sarebbe stata un imbroglio. A me colpisce l'impianto politico e culturale sbagliato, la confusione per cui la libertà è non seguire le regole e non vaccinarsi".

Parole che non stupiscono, dato che sono pronunciate da chi sostiene con forza l'idea di estendere il più possibile l'uso del Green Pass ad ogni genere di evento o anche nel quotidiano, col dichiarato scopo di fungere da "incentivo a vaccinarsi per le fasce più dubbiose o scettiche". Non solo Green Pass nei piani di Zinga ma, da uno che si è calato nella parte con l'espressione presa in prestito dal mondo militare, anche la volontà di arrivare ad un obbligo vaccinale per tutti gli italiani, non solo personale sanitario e scolastico: "Figuriamoci se non sono d'accordo". Proprio Zinga che ha spedito camper vaccinali con medici al seguito per persuadere chi vuole evitare l'inoculazione del siero nei piccoli centri del Lazio: "Una moral suasion per aggredire le ultime sacche. Ecco, fa rabbia poi vedere dei soloni della politica che strizzano l'occhio ai no vax mentre migliaia di operatori sanitari lavorano terrorizzati nei reparti".

La replica di Salvini

Obiettivo dichiarato dell'ex segretario dem, Matteo Salvini non ha tardato a replicare alle accuse, rispondendo a tono nel corso di una conferenza stampa alla Camera. "Il governatore del Lazio o non capisce o fa finta di non capire", esordisce l'ex ministro dell'Interno."È dimostrato che oltre i 60 anni il vaccino salva la vita, è altrettanto dimostrato che parlare di obbligo vaccinale per i ragazzi e i minorenni è una follia. Zingaretti, studia prima di parlare". Il modello tedesco tanto caro a Zinga viene adottato solo quando più conviene, ed il leader del Carroccio non manca di ricordarlo al collega: "Va seguito sempre, non solo quando fa comodo, e prevede il vaccino per i ragazzi solo in caso di altre patologie, altrimenti il rischio di reazioni avverse supera i benefici. Manderò personalmente a Zingaretti gli studi dei comitati tecnico scientifici di Germania e Regno Unito", punzecchia ancora Salvini.

"Parlare di obbligo vaccinale per i ragazzi è folle, pensare di lasciare fuori dalle scuole ragazzi che non vogliono vaccinarsi è una follia, un obbligo contro la scienza".

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