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"Scuole aperte anche in estate". Levata di scudi contro la Fedeli

Il ministro dell'Istruzione: "Va fatto, me lo chiedono molte famiglie". Protestano i sindacati dei professori e alcune associazioni

"Scuole aperte anche in estate". Levata di scudi contro la Fedeli

Valeria Fedeli vuole tenere aperte le scuole tutto l'anno, anche d'estate. Il ministro dell'Istruzione ha illustrato il piano della riforma alla Stampa spiegando che centinaia di genitori le hanno scritto per chiederle aiuto. Una prima bozza della riforma dovrebbe essere presentata già dopo l'estate "in modo da essere annunciata ufficialmente all'inizio del prossimo anno scolastico".

L'obiettivo della Fedeli è dare un aiuto a quei genitori che lavorano e che non sanno dove portare i figli. Da qui l'idea di tenere le scuole aperte tutto l'anno e, in modo particolare, durante l'estate quando le lezioni sono finire. A chiederlo al ministro dell'Istruzione sono stati, infatti, i genitori stessi. Contro la Fedeli, però, ci sono già schierati i sindacati dei professori. "Dal mio punto di vista - ha replicato alla Stampa il segretario generale della Uil scuola, Pino Turi - la scuola non è un servizio assistenziale e sociale ma una funzione dello Stato molto precisa che attiene alla formazione degli studenti. La scuola forma i bambini, non li assiste".

Non tutti i genitori sono d'accordo con la Fedeli. A partire dai contenuti che verranno trattati durante l'estate. "Non vogliamo che le scuole diventino un parcheggio", ha detto alla Stampa la presidente dell'Associazione italiana genitori (Age), Rosaria Danna. "Se le scuole restano aperte e a farsene carico sono le associazioni in convenzione come già avviene in molti casi, il rischio è che tutto questo ci porti in una giungla - ha spiegato il presidente del Coordinamento Genitori Democratici, Angela Nava Mabretti - è necessario che si stabiliscano delle regole su chi e come può occuparsi degli studenti.

Ci devono essere linee guida chiare per evitare che si creino spiacevoli incidenti".

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