Coronavirus

Scuole, l'annuncio di Azzolina: "È sicuro, non riaprono il 3 aprile"

La ministra grillina dell’Istruzione rende noto la proroga sulla chiusura delle scuole: la riapertura degli istituti scolastici non sarà il 3 aprile

Scuole, l'annuncio di Azzolina: "È sicuro, non riaprono il 3 aprile"

Le scuole e le università italiane rimarranno chiuse ancora a lungo, causa pandemia di coronavirus. A preannunciarlo, in attesa della decisione ufficiale del governo giallorosso, è la stessa ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina.

L'esponente di governo del Movimento 5 Stelle, ospite in collegamento con il salotto televisivo de La Vita in Diretta, programma pomeridiano di Rai Uno, ha infatti dichiarato: "Sicuramente ci sarà una proroga, si andrà oltre la data del 3 aprile. L'obiettivo è garantire che gli studenti ritornino a scuola quando sarà stracerto e strasicuro che possono tornare: la salute è prioritaria".

Nel corso della chiacchierata con i padroni di casa, Alberto Matano e Lorella Cuccarini, la titolare del dicastero ha parlato dell'opportunità offerta dalla didattica a distanza: "Se la didattica a distanza funziona, come sta funzionando, non c'è alcun motivo per andare a luglio e ad agosto allungando l'anno scolastico. Le strutture scolastiche non sono idonee tra l'altro". Ecco, su questo punto la pentastellata ha voluto rassicurare ed è stata abbastanza chiara: "Notizie sulla didattica a distanza a luglio non hanno alcun fondamento: significherebbe dire che il personale della scuola non sta lavorando e non è così. Se ci sarà necessità lo si farà in un secondo momento. Scenari troppo oltre sono irresponsabili, bisogna guardare gli scenari attuali e poi prendere le dovute decisioni".

Dunque, nel prosieguo dell'intervista, la ministra dell'Istruzione ha parlato anche del nodo bocciature e della Maturità. Sul primo aspetto, ha dichiarato: "Agli studenti che, normalmente, sarebbero stati rimandati, "si permetterà di recuperare apprendimenti laddove fosse necessario: sono decisioni che stiamo vagliando sulla base di quando e se si tornerà a scuola. Esiste l'autonomia scolastica, i docenti conoscono molto i loro studenti". Mentre sul versante esame di fine scuole superiori, ha puntualizzato:"Il mio dicastero sta lavorando ad un esame di stato che si svolga senza alcun tipo di penalizzazione rispetto al periodo drammatico che l'Italia sta vivendo".

Infine, un plauso a tutto al corpo docente del Paese:"Gli insegnanti hanno anche la funzione di stare vicino a degli studenti che hanno perso dei nonni, che hanno bisogno di conforto. La famiglia stessa ha bisogno che la scuola sia presente, perché in questo momento la scuola è presidio dello Stato e rappresenta la parte più sana della giornata dei ragazzi.

Tutti i docenti sono un punto di riferimento eccezionale e stanno facendo un lavoro titanico, soprattutto in quelle zone come la Lombardia, il Veneto, l'Emilia Romagna, che io sento spesso e a cui va tutta la mia solidarietà".

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