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Se i grillini danno una mano a chi specula

Se i grillini danno una mano a chi specula

I 5 stelle dopo aver attaccato il ministro Tria, con dossier personali, sperando che accettasse di rimborsare tutti quelli che hanno investito nelle banche andate in crack senza distinguere chi è stato ingannato o costretto a farlo per avere il fido bancario e chi lo ha fatto sperando che le banche fossero salvate senza guardarci dentro o per una speculazione su alti e bassi di borsa, ora radunano i risparmiatori, per fare una nuova pressione. L'onorevole Brunetta di Forza Italia, che conosce bene la materia, però ha messo in guardia a non invitare al raduno dei risparmiatori delle due banche venete andate in crack solo le associazioni convocate a Vicenza il 9 marzo, che avevano sposato la tesi del rimborso automatico, per truffa di massa, adottata dai 5 Stelle. Questa tesi cozza contro il principio che la responsabilità penale o civile è personale e contro il fatto che molti sapevano che quelle banche erano semifallite ma, per ragioni, sbagliate o giuste, avevano comperato lo stesso Dato ciò, Tria aveva diviso in due i richiedenti del rimborso. Al gruppo A, soggetti a basso reddito e scarso patrimonio esso è dato automaticamente, per ragioni sociali, con graduazione in base al livello di mezzi economici. Al gruppo B, soggetti non a basso reddito, il rimborso è dato dopo un esame di esperti indipendenti. Bruxelles ha approvato questa soluzione, elaborata dai suoi Uffici insieme a quelli del Tesoro. Essa non piace ai 5 stelle. Dicono che essa comporta un ritardo nei rimborsi: in parte dovuto proprio a loro, in quanto con i tira e molla su Tria è passato già un mese. La soluzione del vaglio di esperti era stata scartata anche dal governo Pd, per Banca Etruria e altre banche minori. Era stata preferita quella del rimborso sociale; gli altri erano rimasti senza. Ma se è vero che il vaglio di esperti comporta una dilazione, essa però mette in luce le malversazioni compiute, dà la certezza del rimborso a chi lo ottiene, perché ha la garanzia europea, evita che vada a furbastri che non ne hanno diritto. Evita che siano costretti a farne le spese i contribuenti o i funzionari e i ministri che hanno firmato il rimborso di massa, perché costretti o mal consigliati. Nei paesi seri, i truffatori delle banche vanno in galera con pene severe come i rapinatori, o maggiori, in quanto son rapinatori in guanti bianchi. La scusa per cui non sono state invitate le due associazioni dei consumatori, che difendono risparmiatori truffati che vogliono il metodo Tria-Bruxelles fa ridere: si stratta di associazioni di consumatori, non di risparmiatori. Come se i consumatori non facessero anche investimenti, per finanziare consumi futuri.

Fa piangere la giustificazione per cui non e stato invitato il gruppo assistito dall'avvocato Bettiol, professore di procedura penale all'Università di Padova, che ritiene essenziale il vaglio da parte degli esperti: trattasi di un avvocato «in cerca di clienti». E da chi si devono far difendere i risparmiatori nei processi?

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