di Ieri su il Fatto è uscita una vignetta questa sì blasfema. Non offende Dio. Dio sa difendersi da solo. Tantomeno sfiora Allah o il suo Profeta Maometto, e neppure il Califfo o qualche suo sicario. Non ci sarà nessuna fatwa . Del resto l'autore sta sempre attentissimo, e lo capiamo bene, a salvaguardare la propria pellaccia. Vauro - che la firma - è così: se deve dare un calcio lo dà a un cane morto.
Ma mi piacerebbe tanto che di notte quei cani morti, anzi quei poveri cristi di cristiani copti decapitati, gli tirassero i piedi. Non lo faranno, i martiri non sono vendicativi.
Nel disegno proposto da il Fatto in prima pagina, l'ambientazione si immagina sia la spiaggia di Sirte, in Tripolitania. Si vede la Merkel inturbantata di nero. A tutti gli effetti è un boia dell'Isis con la faccia da Merkel (lì Vauro è bravo). Poi inginocchiato, nella stessa postura dei cristiani copti egiziani, con il coltello a un palmo dal collo per lo sgozzamento, ecco Tsipras. Con le mani dietro la schiena, gli occhi sperduti. Il titolo è Ultimatum alla Grecia .
Il significato è persino ovvio. La Germania vuole il sacrifico umano del popolo greco. Dirlo e denunciarlo non solo è legittimo, ma persino meritorio. Ma Vauro usa per far ridere e tirare acqua alla sua causa la figura più inerme che esista oggi al mondo: il piccolo, inerme cristiano copto, ucciso sulla riva del mare insieme ad altri 20 poveri diavoli come lui.
Quella tragedia non ha paragoni. È il male assoluto. Se avete avuto il coraggio di rivedere le immagini del filmato sparso a piene mani dovunque, si vede questo corteo. Gli assassini sono immensi. Sono tutti enormemente più alti di questi loro simili assai poco simili. Questi nostri fratelli, sono come gli ebrei ad Auschwitz. In divisa. Ordinati. In fila perfetta. Quasi avessero paura di arrivare in ritardo o che qualcuno gli porti via il posto. Viene in mente: ma perché non si ribellano, perché non si girano cercando di afferrare il pugnale ricurvo infilato nella fascia nera del boia? Gli agnelli non fanno così. Quando sono portati al mattatoio sentono l'odore del sangue, cercano di scappare.
Anba Antonios Aziz Mina, vescovo copto cattolico di Giuzeh, ha raccontato: «Il video che ritrae la loro esecuzione è stato costruito come un'agghiacciante messinscena cinematografica, con l'intento di spargere terrore. Eppure, in quel prodotto diabolico della finzione e dell'orrore sanguinario, si vede che alcuni dei martiri, nel momento della loro barbara esecuzione, ripetono Signore Gesù Cristo. Mi ricorda il film Katyn di Andrzej Wajda, dove gli ufficiali polacchi prima di ricevere 9 grammi di piombo nella nuca dicono ciascuno un versetto del Padre nostro . Nessun pianto, nessun grido, nessun movimento. Per me - non so - qualcosa di adorabile. In senso etimologico: ad oras , dare un bacio sulla bocca. In pochi secondi le teste dei 21 non erano più attaccate al collo ma appoggiate sulle loro schiene.
Siccome non mi risulta l'abbia fatto alcun giornale italiano metto in fila i 21 nomi, come fece Oriana Fallaci per i decapitati da Al Qaeda. Milad Makeen Zaky, Abanub Ayad Atiya, Maged Solaiman Shehata, Yusuf Shukry Yunan, Kirollos Shokry Fawzy, Bishoy Astafanus Kamel, Somaily Astafanus Kamel, Malak Ibrahim Sinweet, Tawadros Yusuf Tawadros, Girgis Milad Sinweet, Mina Fayez Aziz, Hany Abdelmesih Salib, Bishoy Adel Khalaf, Samuel Alham Wilson, Ein Arbeiter aus Awr, Ezat Bishri Naseef, Loqa Nagaty, Gaber Munir Adly, Esam Badir Samir, Malak Farag Abram, Sameh Salah Faruq.
Che bisogno c'è di mettere al posto della loro bella testa, rotolata via come quella di
Giovanni Battista, ad arrossare la spuma del Mediterraneo, quella di un politico? Perché sfregiare una memoria così fragrante? Per il tuo amichetto di sinistra Tsipras? Va là Vauro. Non sarai certo tu che spianti la Merkel.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.