Sedicenne senza vita in spiaggia È giallo: si cercano due suoi amici

È giallo a Messina sulla morte di una ragazza di 16 anni, Ilaria Boemi. Stava passeggiando sulla spiaggia del lungomare Ringo, non lontano dai luoghi della movida messinese, quando si è accasciata al suolo. I due amici che erano con lei hanno attirato l'attenzione di un pescatore, poi di un ciclista, che ha chiamato il 118. Ma per la ragazza non c'è stato nulla da fare.

All'arrivo degli agenti della Squadra mobile di Messina i due amici (un ragazzo e una ragazza) si erano dileguati. Questo ha anche ritardato il riconoscimento dell'adolescente, che non aveva documenti. Ma alcuni particolari (tre piercing sul labbro superiore, sul naso e sulla lingua, e i capelli corti, rasati su entrambe le tempie), diramati dalla polizia al radio e tv non hanno lasciato dubbi ai genitori. È toccato a loro, ieri a mezzogiorno, il doloroso riconoscimento. Si cerca adesso di ricostruire le ultime ore di vita della ragazza. Sul suo corpo non sono visibili segni di violenza né ci sono buchi a indicare una dose di droga. Ma Ilaria potrebbe avere ingerito un mix micidiale. Sarà l'autopsia a rivelare le cause della morte.

Gli investigatori vogliono risposte anche a un altro interrogativo: «Chi erano i due amici? Perché se la ragazza ha accusato un semplice malore i due sono fuggiti?». Ilaria aveva frequentato l'istituto d'arte «Ernesto Basile» di Messina.

Sul suo profilo Facebook ci sono tante frasi che, alla luce della sua morte, fanno riflettere. Si tratta, comunque, di frasi tratte da strofe che lei ascoltava, come la canzone «Nave fantasma» di Mostro feat Luca J: «Siamo nati per morire con un urlo dentro che nessuno può sentire».

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