
Centodiciassette Comuni al voto, in una tornata che presenta più di qualche sfida simbolica. Le attenzioni degli osservatori sono puntate su Genova, Taranto, Matera e Ravenna. Anche Assisi, città che è stata amministrata sino a poco fa dall'attuale presidente della Regione Umbria Stefania Proietti (Pd), fa parte dell'elenco delle città chiamate al voto. I seggi aprono oggi: i cittadini possono recarsi alle urne dalle 7 del mattino alle 23. Domani, invece, si potrà votare soltanto dalle 7 alle 15. Poi inizierà lo spoglio. A Genova, per quanto i candidati per guidare la città siano sette, la sfida è tutta tra Pietro Piciocchi e Silvia Salis. Il primo è il candidato del centrodestra. Già vice-sindaco, rivendica la bontà dell'azione amministrativa della Giunta guidata da Marco Bucci (ora presidente della Regione Liguria) e punta anche sul terminare le grandi opere programmate. La seconda, che era vicina alla stessa amministrazione Bucci, si è invece schierata con il centrosinistra, cambiando bandiera. E la sinistra, a Genova, ha opinioni diverse sul da farsi, soprattutto sugli interventi infrastrutturali. Tra i riformisti e il Movimento 5 Stelle, per esempio, sul tema c'è un abisso. Insomma, gli elettori sono chiamati a scegliere tra la continuità e la discontinuità, che però è tutta da scoprire. La coalizione composta da Fdi, Lega e Fi non si è compattata a Taranto. Nella città pugliese, Fratelli d'Italia e Forza Italia si sono schierati con Luca Lazzaro. La Lega di Matteo Salvini ha preferito Francesco Tacente. Piero Bitetti, candidato del Pd (ma non del M5S) è quasi sicuro di arrivare al ballottaggio. Bisognerà comprendere contro chi.
Pure la sfida di Matera presenta elementi d'interesse. Antonio Nicoletti, che è sostenuto da tutto il centrodestra, è il grande favorito. La frammentazione dei candidati a sindaco però (ben cinque) potrebbe comportare il ballottaggio. Una nota: il Pd, a Matera, non si è presentato. Non è un segnale di grande vitalità politica. Roberto Ciffarelli, che potrebbe arrivare al secondo turno contro il candidato del centrodestra, è sostenuto da una coalizione civica composta da esponenti di più parti politiche. Ravenna, dopo le due alluvioni che hanno colpito la città in poco tempo, è chiamata a scegliere il proprio sindaco. Michele de Pascale, del resto, è stato eletto come governatore della Regione Emilia-Romagna.
L'obiettivo per il centrodestra è il ballottaggio, con la candidatura di Nicola Grandi. L'incognita è l'astensione. Il centrosinistra schiera invece Alessandro Barattoni, che è il grande favorito. La Lega, in questa città, sostiene però il civico Alvaro Ancisi.FraBo