"2018 miliardi è il debito pubblico oggi dell’Italia. Più 300 miliardi rispetto a come lo abbiamo lasciato noi". È il duro attacco di Silvio Berlusconi, che ha aperto l'ufficio di presidenza di Forza Italia a Palazzo Grazioli analizzando gli ultimi quattro anni e mezzo in cui a Palazzo Chigi si sono succeduti Mario Monti, Enrico Letta e Matteo Renzi.
Il primo era stato chiamato dall'Europa proprio a risanare i conti, ma nel complesso gli ultimi tre governi hanno persino fatto peggio. E ora i grillini vorrebbero accollarlo agli italiani: "I Cinque Stelle pensano di sanarlo con successive patrimoniali, anche sui piccoli redditi", dice il Cavaliere, che su Forza Italia ha ribadito: "Mi sento obbligato a restare in campo. Si deve tornare ad essere il primo partito italiano. Possiamo e dobbiamo farcela", ha detto, "Forza Italia tornerà ad essere il primo partito non attraverso la rottamazione ma con un forte rinnovamento". E soprattutto con le nuove tecnologie: "Ho preso atto del fatto che internet è frequentata ogni giorno per 7 ore da 40 milioni di italiani", ha detto Berlusconi, "Quindi ho assunto decisione sacrificale di prendere lezioni di internet. Interverremo su internet come non abbiamo mai fatto prima".
Per quanto riguarda le prossime Amministrative, Forza Italia però non scopre ancora le carte: "Per la scelta dei candidati alle amministrative abbiamo deciso di sostenere ovunque il candidato migliore. No al manuale Cencelli", sottolinea il Cavaliere, "Dobbiamo passare alla storia come i salvatori della democrazia e della libertà portando il centrodestra alla vittoria al primo turno". Per quanto riguarda i candidati i nomi proposti oggi sono Guido Bertolaso a Roma e Vittorio Sgarbi a Bologna, ma anche Osvaldo Napoli a Torino e Stefano Parisi a Milano. Tutte le candidature ha però precisato l’ex premier dovranno essere sondate e ci dovrà essere il via libera anche di Lega e Fratelli d’Italia.
Il leader di Forza Italia ha poi parlato anche della situazione in Libia: "Adesso speriamo che non si proceda con i bombardamenti anche in Libia. I bombardamenti sono un errore perché distruggono tutto, e chi scappa non potrà mai tornare indietro perché non ha più una casa", ha spiegato, "L’unica soluzione per estirpare l’Isis è quella proposta da Putin all’Onu: una coalizione comune che intervenga sul campo".
E sull'immigrazione: "Sulla politica estera non si può più sbagliare dal momento che diversi Paesi europei hanno chiuso o si apprestano a chiudere le loro frontiere", ha detto, "Se il governo di sinistra non cambierà la sua posizione, l’Italia rischia di rimanere fuori dal sistema Schengen con conseguenze nefaste. Deve essere infatti chiaro ai cittadini italiani che, con la chiusura delle frontiere, tutti i migranti già presenti o in arrivo nel territorio italiano sarebbero destinati a rimanervi per un tempo indefinito".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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