«Senza di te mi sento insignificante»

Pubblichiamo alcune delle molte lettere d'amore giunte in redazione. Continuate a scrivere a letteredamore@ilgiornale.it

Cara Maria, a molti riesce facile esprimere i propri sentimenti verso la persona amata senza esserle vicino. L'atto amoroso, specie se spontaneo, parte sempre dal profondo del cuore. Io potrei scriverti infinite frasi dal tocco sentimentale, mi sarebbe facile, ma niente, a mio avviso, è più espressivo di un bel bacio diretto, un abbraccio che ti dà dolci sensazioni. Ma se a te fa piacere m'accingo ad esprimerti anche per e-mail quanto io sia sempre tuo, pieno d'amore. Mai, ripeto mai, ho provato sensazioni così piacevoli verso una donna, tu hai la capacità magica di suscitarmele. Cara Mimma, anche quando m'arrabbio, molte volte questo succede perché ho bisogno di sentirti mia, pure usando parole che si distinguono dalla buona creanza e rispetto. Sappi che la mia vita sarebbe vuota, insignificante senza te.

Amatissima mia, c'è una splendida luna stasera, come quella volta, ricordi?, quando ci ritrovammo davanti a un piccolo lago ed io ti sussurrai «ti amo». Provasti a sorridere e lì ti baciai, ci baciammo, perduti nell'estasi. Dicesti piano, come a te stessa, nessuno me l'ha mai detto così. Già, perché tuo marito era un tipo pratico, senza smancerie, che badava alla propria soddisfazione senza mai chiedersi se tu potessi avere esigenze diverse dalle sue. Venne primavera, già avevamo profanato una notte il tuo letto matrimoniale. Salimmo a metà montagna e ci sistemammo in una piccola radura che dominava l'intera vallata fino al mare ed alcuni quartieri della città. Facemmo l'amore due volte, eravamo instancabili e appagati. Eravamo davvero felici. Parlammo di tante cose; valutammo la possibilità di fuggire lontano con la bambina e di lasciare a se stesso quell'uomo insensibile. Ci guardammo intensamente. Senza saperlo, quel pomeriggio fantastico sancì la fine del nostro idillio.

Bruno Di Pasquale

Dolcissima Aurora, io vado al massimo, e tu? Dopo la sbandata che ho preso per te ho ripreso il mio consueto menage e ti assicuro che la Costa Azzurra è proprio l'ambiente ideale. Figurati che qui all'università di Nizza c'è una studentessa torinese di 21 anni che è molto soddisfatta della nostra intesa sessuale. Peccato che tu non l'abbia apprezzato, anzi, in alcuni casi mi hai tacciato di scarsa efficienza, cosa che può capitare a qualsiasi uomo. Tuttavia a ben vedere, e con il senno di poi, non ti ho dato molto; infatti, volutamente e sistematicamente, non me l'hai concesso, ma quel poco che ti ho donato te l'ho offerto con tutto il cuore e con slancio genuino e passionale. Spero sappia il significato di questi aggettivi, mentre da te ho avuto solo il tuo corpo a cottimo. Da parte mia non vi saranno tuttavia dei rimpianti poiché, nel bene come nel male, ho messo in gioco tutto ciò che di meglio possedevo. E tu?

Lettera firmata

Di tanto in tanto ritorni: sei solo ricordo, un'immagine giovane e lontana, ma già tira un'altra aria, non so se per merito tuo, mio o per quel poco (tanto?) che ci siamo regalati. Sono rimasto solo, circondato da una continuità di attese che dà le spalle agli altri, satrapo di me stesso. Guardo il tempo davanti a me, come lo scultore indaga il marmo, in cerca di una purezza che abbia i tuoi colori: io ti ritroverò, le venature sono solo il presente e non pregiudicheranno la perfezione.

G.

Andate parole! Cavalcate questo refolo di vento estivo e volate prive del peso della razionalità e del buon senso. Dovete parlare col mio amore, quindi non necessitate di concretezza. Solo l'immaginazione sarà la spinta che vi sosterrà nel volo verso la meta: l'ospite dei miei sogni, che alimenta le mie pulsioni trasformandole nel desiderio più profano che donna possa desiderare e nella dedizione più sacra che uomo possa ambire. Maschio dai mutevoli volti, dalle diverse espressioni, dai momenti misurati, dalle passioni animalesche. Mentore ed allievo, regista ed attore, sollievo e delirio. Ora che ti ho creato, potrei amarti, donarti il miele della mia anima, senza sprecare fedeltà e dedizione, potrei giocare con te finalmente libera.

Mi lascerei cullare e ti cullerei, ci scambieremmo idee e sensazioni. Apprezzeresti il mio cibo ed io i tuoi pensieri. Sarebbe stima, rispetto e finalmente amore. Andate parole, parole stanche destinate a tornare al mittente!

Bruna

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