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La sfida anarchica: "A Bologna ci sarà un attentato grave". Sapienza occupata

Minacce contro il governo al "Carlino". Oggi e domani cortei e presidi a Milano

La sfida anarchica:  "A Bologna ci sarà un attentato grave". Sapienza occupata

L'onda anarchica per spingere l'esecutivo ad ammorbidire il regime carcerario per Alfredo Cospito non si ferma. Il dibattito sullo sciopero della fame del detenuto anarchico contro il 41 bis va avanti, ma il fronte pacifico dell'opinione pubblica che ritiene il carcere duro inopportuno per Cospito è oscurato dalle azioni di protesta, dai blitz e dai tentativi di pressione violenta dell'internazionale anarchica. L'ultimo segnale è una lettera minatoria spedita alla redazione bolognese del Resto del Carlino, redazione il cui centralino ha anche ricevuto, mercoledì mattina, una minacciosa telefonata da una voce giovane e con un lieve accento bolognese: «A Bologna ci sarà un grave attentato per i fatti relativi a Cospito». La digos si è messa al lavoro per provare a individuare l'origine della chiamata e la sua attendibilità, ma come detto la redazione del quotidiano bolognese ha ricevuto nelle stesse ore anche una lettera, esplicitamente minacciosa contro la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il ministro della Difesa, Guido Crosetto, anche se stavolta a essere rimproverata al governo non è l'affaire Cospito ma la politica italiana relativamente al conflitto in Ucraina: «Le diamo quaranta giorni per rivedere questo atteggiamento servile si legge nella missiva in caso di persistenza, saremo costretti a prendere dei seri provvedimenti». Il clima, insomma, non è certo dei più sereni. Anche perché, mentre in mezza Italia, in Spagna e in Germania polizia e inquirenti sono al lavoro sugli altri episodi , tra blitz, attacchi, minacce e azioni dimostrative, di quella che appare chiaramente come una escalation programmata (a Livorno, per esempio, da ieri si indaga conto ignoti per minacce aggravate dopo che l'altro giorno il direttore del quotidiano Il Tirreno ha ricevuto via lettera un proiettile e un messaggio minaccioso proprio contro i magistrati), adesso l'onda varca anche i confini continentali. È stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a spiegare, in un'intervista con il direttore di Rai Italia Fabrizio Ferragni, che «arriva da Caracas» l'ultima minaccia anarchica alle nostre sedi diplomatiche, dopo gli attentati e i blitz di Atene, Berlino e Barcelona. «Il nostro console generale ha detto Tajani - ci ha informato che un ex deputato di Maduro sta invitando la gente a manifestare davanti alle sedi diplomatiche italiane in Venezuela per sostenere Cospito, considerato un grande amico della causa». L'uomo, ha proseguito Tajani, è un «ex parlamentare chavista che ora fa il conduttore radiofonico», e diffonde «un messaggio negativo contro lo Stato italiano». Un messaggio che «sicuramente non fa bene alla stabilità, perché è un messaggio negativo a sostegno di una persona che è detenuta per reati di terrorismo», conclude il ministro. Il vento anarchico arriva intanto anche nelle aule. Nella capitale una decina di scuole tra questi il liceo classico Augusto e l'artistico di via di Ripetta - hanno deciso di esibire striscioni contro il 41 bis e a favore del leader della Fai. Sabato, poi, è in calendario un corteo non autorizzato - di solidarietà a Cospito, alle 15 in piazza Vittorio Emanuele II. E ieri, alla Sapienza, al termine dell'assemblea indetta in favore dell'anarchico, i collettivi di Lettere hanno deciso di occupare la facoltà fino a sabato, proprio per organizzare la giornata di protesta, con uno striscione: «Lettere occupata. Al fianco di Alfredo, contro il 41bis».

Ma Cospito ora si trova nel carcere di Opera, e inevitabilmente la mobilitazione riguarda ormai anche Milano, che si prepara a una «due giorni anarchica»: un primo corteo è previsto per oggi alle 18 in piazza Duca d'Aosta, e domani alle 14.30 è in programma una nuova manifestazione proprio di fronte al carcere di Opera. La tensione è alle stelle, complice anche la polemica per il caso Donzelli-Delmastro, ma Fdi si stringe intorno alla sua leader e al «fondatore» Crosetto, vittime delle minacce di questi giorni.

E nel partito si fa anche notare, come osserva il deputato Marco Cerreto, «che al regime del 41 bis l'anarchico in questione è stato messo dal ministro Cartabia con i voti favorevoli del Pd che adesso parla di morale e cerca di dare lezioni».

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