Sfuma la laurea della studentessa israeliana. Esami annullati dopo la denuncia dei pro Pal

L'ateneo nega discriminazioni. "Non si possono fare online"

Sfuma la laurea della studentessa israeliana. Esami annullati dopo la denuncia dei pro Pal
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Doveva laurearsi ai primi di luglio, ma in questi giorni ha ricevuto una lettera dall'università dove le viene comunicato che tre degli esami sostenuti non sono validi, sono stati annullati e dovranno essere sostenuti nuovamente. "Un errore gravissimo incredibile", lo definisce la Statale di Milano. Più che incredibile, inammissibile, perché non uno, ma ben tre professori le avrebbero fatto sostenere i loro esami on line, cosa che la legge italiana non consente, specificano dall'Ateneo, se non in casi eccezionali. E questo non sarebbe uno di quelli. Per lei, una studentessa israeliana iscritta a Medicina, una situazione ingiusta, anche per averla appresa solo ora, a pochi giorni dalla laurea con il sospetto che l'improvviso errore, saltato fuori proprio adesso, sarebbe legato alla segnalazione da parte di alcuni compagni di corso proPal (nella foto una manifestazione pro Pal). Netta la replica della Statale: "I controlli delle carriere degli studenti internazionali sono standard e vengono fatti di prassi dalla segreteria". Nel suo caso è risultato infatti che il giorno dell'esame, lei si trovava in Israele. Secondo la normativa italiana, precisano in Statale, neanche le telematiche possono fare esami da remoto. Unica deroga era stata fatta per il Covid. La studentessa dopo i fatti del 7 ottobre è stata richiamata in servizio del corpo medico delle Forze di Difesa israeliane. L'ateneo milanese ha valutato la sua richiesta e le ha concesso la didattica da remoto in Israele dove ha svolto anche tutte le attività professionalizzanti che le sono state riconosciute "usufruendo della possibilità aperta dalla Circolare ministeriale del 7/11/23 secondo la quale gli Atenei nella loro autonomia per assicurare la continuità didattica in considerazione della grave crisi bellica nei paesi del medio Oriente potessero erogare attività didattiche a distanza". Ma a quanto pare non gli esami. "Un'incongruenza derivata da un errore di interpretazione della circolare da parte dei docenti", sottolineano dall'ateneo. Tanto che proprio in questi giorni davanti alla richiesta di alcuni studenti iraniani che si trovano nel loro paese e dunque sono impossibilitati a venire a Milano a sostenere gli esami che garantiscono loro la borsa di studio, la Statale sta valutando la possibilità di prolungare i termini per le borse di studio proprio perché non possono utilizzare la modalità di esame on line.

Così come sostengono ancora dalla Statale a tre studenti israeliani che non avevano a suo tempo i requisiti "La necessità di ripetere gli esami in presenza - sostengono ancora dalla Statale - è condizione imprescindibile per garantire la validità del titolo di studio ed è quindi misura a tutela della stessa studentessa". Resta il fatto, grave, che ben tre professori le abbiamo dato la possibilità di sostenere gli esami a distanza. Perché si sa che errare è umano ma perseverare pare davvero diabolico.

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