Sgozzata prima di separarsi. Lui tenta il suicidio: salvato

Il legame durato 11 mesi, l'omicidio prima della udienza. Un anziano tenta di difenderla: è ferito

Sgozzata prima di separarsi. Lui tenta il suicidio: salvato

Sono trascorse solo poche ore dal femminicidio di Chiara Ugolini a Verona e due settimane da quello di Vanessa Zappalà ad Aci Trezza, nel Catanese, che settembre si tinge nuovamente di rosso. È ancora la Sicilia lo scenario di un amore traviato, quello di Filippo Asero, 47 anni, per la moglie Ada Rotini, 46 anni, originaria di Noto, residente a Bronte (Catania). Per lei quella di ieri doveva essere una giornata di riconquista. Della sua libertà, della sua vita. Doveva recarsi all'udienza di separazione col marito con cui era stata sposata soltanto 11 mesi fatti di continue liti, ma lui non voleva separarsi. Ada non c'è mai arrivata. Lui l'ha uccisa con una coltellata alla gola.

Asero non riusciva a voltare pagina, non digeriva che Ada si sentisse felice lontana da lui e così ha deciso di farsi trovare armato di coltello all'appuntamento in via Boscia 14, una stradina dell'antico quartiere di San Vito nei pressi dell'omonimo convento, in quella casa in cui avevano vissuto insieme. Ada voleva portare con sé gli ultimi effetti personali e potrebbe essere questo ad avere innescato l'ira del marito che le ha sferrato una coltellata dritto in gola. L'anziano a cui Ada faceva da badante proprio in via Boscia era con lei. Chissà, magari, Ada si sentiva più protetta. E lui ha cercato di salvarla, ma è rimasto ferito a un braccio e si trova ricoverato nell'ospedale di Bronte. Mentre Ada moriva in una pozza di sangue, Asero ha rivolto il coltello contro di sè, trafiggendosi all'altezza dell'addome. All'arrivo delle ambulanze per Ada non c'era nulla da fare, mentre l'assassino è stato trasportato d'urgenza all'ospedale Cannizzaro di Catania, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Resta ricoverato in ospedale piantonato. «Abbiamo sentito urla di donna e siamo usciti fuori a guardare» dicono alcuni vicini. Le indagini sull'ennesimo femminicidio di questo infausto 2021 sono state affidate ai carabinieri e tra i primi ad accorrere è stato proprio un militare dell'Arma libero dal servizio. Asero è noto alle forze dell'ordine perché il 10 dicembre 2001 era stato arrestato dai carabinieri per l'omicidio di Sergio Gardani, 32 anni, in un agguato a Bronte. Un omicidio che, secondo l'accusa, era maturato nell'ambito di una lotta interna a un clan locale per il controllo delle estorsioni e del traffico di sostanze stupefacenti. Asero era stato condannato all'ergastolo il 28 ottobre 2003 in primo grado, ma era stato poi assolto con formula piena per non avere commesso il fatto.

Intanto emergono nuovi particolari sul tentato femminicidio di Piera Muresu, avvenuto martedì sera a Sennori (Sassari), e il suicidio del compagno Adriano Piroddu, 42 anni, che le ha sparato due colpi di pistola tra il collo e una scapola dopo una lite avvenuta in campagna, dove i due avevano deciso di fare una passeggiata.

Poi lui l'ha lasciata, ferita, nei pressi della sua abitazione e lei è riuscita a trascinarsi fino al campo sportivo «Basilio Canu» per chiedere aiuto. Piroddu si è impiccato nel suo garage. Piera, nella notte tra martedì e ieri, è stata sottoposta a un delicato intervento all'ospedale Santissima Annunziata di Sassari, dove è ricoverata.

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