È morto lanciandosi nel vuoto sotto gli occhi della mamma, a 13 anni. Era il primo pomeriggio di ieri a Genova, quando il ragazzino, che viveva a Genova in via Borzoli, sulle alture del capoluogo ligure nei pressi dei giardini di Montecucco, ha discusso con lei appena tornato da scuola.
Non era la prima volta, stava affrontando una fase molto difficile della sua vita dopo la complicata separazione dei genitori (che aveva richiesto anche l'intervento del Tribunale dei minori) ed era seguito dai servizi sociali. Sembra che una volta salutati i suoi amichetti non sia tornato immediatamente a casa. La madre prima lo ha cercato, poi lo ha visto su una passerella esterna che collega la sua palazzina con un'altra che si trova di fronte e lo ha rimproverato. Subito dopo lui è precipitato da un'altezza di quattro piani.
La donna ha chiamato immediatamente i soccorsi ma quando sul posto è arrivata l'ambulanza del 118 il ragazzino era già deceduto, l'impatto con il suolo è stato violento e probabilmente è morto sul colpo. Successivamente sono arrivati anche vigili del fuoco e polizia. Secondo le prime ricostruzioni si sarebbe trattato di un gesto volontario, il ragazzo in un momento di sconforto avrebbe deciso di togliersi la vita. Sull'episodio, comunque, indaga la polizia con la sezione Volanti e la Squadra Mobile.
Ovviamente sconvolta la madre, che è stata soccorsa e trasportata all'ospedale San Martino di Genova dove è stata ricoverata in codice giallo.
Ma sconvolto e incredulo è anche il quartiere. «È una tragedia - ha detto all'emittente Telenord la presidente del comitato di Borzoli a Fefino Antonella Marras -, qui i ragazzi li conosciamo tutti e ancora non capiamo come sia potuto succedere».
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