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Come si tornerà a scuola a settembre? Le Regioni: in classe senza mascherina

Prossima settimana l'incontro per definire le linee guida del Ministero

Come si tornerà a scuola a settembre? Le Regioni: in classe senza mascherina

Che sia scritto o, come quest'anno, solo orale, l'esame di maturità resta sempre l'esamone. Quello che non ti fa dormire la notte prima, quello che quest'anno emoziona e pure stranisce.

Lo dimostrano i commenti dei ragazzi all'uscita dalla prova: dopo mesi passati dietro al computer, si ritrovano d'un tratto seduti al vecchio banco. Anche la seconda giornata di esami, comunque, è finita senza intoppi. Un primo accenno di ritorno alla normalità, seppur mascherata e a distanza di sicurezza. Ma non sono mancate le bottiglie di spumante stappate fuori dalle scuole, rianimate per quest'occasione.

Già, perchè la Maturità quest'anno più che la conclusione di un ciclo, è stata l'inizio di qualcosa, seppur ancora non ben chiaro.

Ieri dal ministero hanno fatto sapere che ormai è questione di giorni. La prossima settimana saranno definite le linee guida per il prossimo anno. «Per la riapertura delle scuole - fanno sapere - il Ministero ha continuato a raccogliere anche in questi giorni le proposte di tutte le parti coinvolte e ha chiesto alle Regioni e agli Enti Locali un incontro da tenersi la prossima settimana per chiudere le linee guida. Con la volontà di dare modo ai tavoli regionali che si stanno già costituendo di iniziare subito a lavorare insieme alle scuole».

Dopo le indicazioni del Comitato tecnico, sono infatti arrivate le proposte delle Regioni che hanno incalzato il ministro per stabilire «come» dovrà ripartire la scuola a settembre. La proposta avanzata da Lucia Azzolina, intanto è di riaprire i portoni delle scuole di tutto il Paese, il 14 settembre, ma con la possibilità di avviare i recuperi degli apprendimenti e la pulizia dei locali già dal 1° del mese. Una data su cui anche le Regioni sembrano essere d'accordo. Ma l'attesa ufficialità ancora non c'è.

La proposta che le Regioni hanno messo sul tavolo della Azzolina comunque è chiara. E differisce da quella del comitato tecnico su alcuni punti. Primo fra tutti proprio la mascherina. Le Regioni dicono «no» alla mascherina in classe. Meglio misurare la febbre all'ingresso a scuola, ma non avere nasi, ma soprattutto bocche coperte durante le lezioni. Gli studenti dovrebbero portarla solo negli spazi comuni, in corridoio e all'ingresso e all'uscita da scuola, momenti in cui dovrebbe essere garantito il mantenimento di una distanza di almeno 1 metro, evitando assembramenti. Per questo viene suggerito di prevedere, se possibile, percorsi di ingresso e uscita sempre differenziati. In classe poi ogni studente dovrebbe avere garantito uno spazio di circa due metri quadrati e due metri di distanza dagli insegnanti.

Le Regioni chiedono l'eliminazione della didattica a distanza sia per la primaria che per la secondaria e sottolineano la necessità di aumentare tutto il personale.

Resta solo da vedere come sarà l'andamento del virus per poter comporre il difficile puzzle del rientro a scuola.

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