L'appuntamento l'avevano preso. Ma Renzi non si è fatto neppure vedere. «Figuriamoci se ci voleva incontrare!», dice Letizia Giorgianni, presidente dell'Associazione Vittime del Salvabanche. Ieri insieme ad Adusbef, Federconsumatori, Fratelli D'Italia, Lega e M5s, circa 150 persone provenienti da Empoli, Siena e Arezzo, hanno manifestato davanti a Palazzo Koch, la sede di Banca d'Italia a Roma.
Ma né il presidente del Consiglio, né tanto meno la ministra Boschi, o chicchessia del governo, si sono degnati di riceverli. «Dopo 366 giorni da derubati, siamo molto incazzati», scrive nel suo cartello Marzia Boschi, 63 anni di Stia, ex portalettere ora in pensione. Lei e suo marito Angiolino hanno perso 70mila euro. «Una parte me li avevano lasciati i miei genitori, li volevamo usare per far studiare i nostri nipoti. Io Renzi l'ho anche votato alle primarie e quando disse che voleva che i suoi figli vivessero in un Paese migliore, pensavo si riferisse anche ai figli degli italiani, invece era proprio ai suoi e ai figli dei suoi amici che si riferiva! Noi siamo tra quelli ai quali sono stati anche falsificati di Mifid: hanno cambiato l'età anagrafica e il titolo di studio, abbiamo la licenza media e siamo diventati diplomati. Se non è una truffa questa!». L'unico a farsi vivo ieri è stato un collaboratore del governatore di Bankitalia Ignazio Visco che ha usato frasi di circostanza del tipo: «Queste banche sono state da un lato mal condotte, dall'altro vittime di una congiuntura economica estremamente sfavorevole». Secondo il senatore Maurizio Gasparri «va cacciato pure lui». Per Renato Brunetta è «un governo di incapaci» e per Marco Centinaio e Massimiliano Fedriga della Lega «è un furto legalizzato da Renzi e dalla Boschi per coprire la scellerata gestione delle banche operata da loro parenti e protetti». Per il coordinatore dell'esecutivo nazionale di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli «i cittadini continuano ad essere fregati, mentre i responsabili, da Renzi e Boschi fino agli amministratori loro parenti e amici, continuano a rimanere impuniti e non aver tirato fuori un euro».
A Roma c'era anche Ilaria Gaini, 44 anni, infermiera di Empoli, due figli a carico: la sua famiglia ci ha rimesso quasi 90mila euro. «Quelle erano azioni che il nostro nonno aveva messo nella banchina, la Banca cooperativa di Capraia, Montelupo e Vitolini passata con Etruria negli anni Ottanta. Eravamo soci senza saperlo. Non ce li vedevo tutti quei rischi».
Storie di vite rovinate e famiglie sfasciate, come quella di Andrea Vivi di Siena, 66 anni, ex bancario al Monte dei Paschi, al quale hanno rubato 100mila euro.
Da quel giorno il suo matrimonio è entrato in crisi. Dopo 40 anni. «Avevo bisogno di smobilizzare quei soldi ma il titolare dell'agenzia 1 di Etruria in piazza del Campo mi dissuase dal farlo. Siamo stati usati come cavie».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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