"In Sicilia saremo uniti. Pronta a candidarmi per la mia Regione"

L'azzurra indicata da Berlusconi: "Contro di noi un'alleanza pirandelliana tra Pd e M5s"

"In Sicilia saremo uniti. Pronta a candidarmi per la mia Regione"

L'onorevole Stefania Prestigiacomo ha dato la sua disponibilità a candidarsi come governatrice della regione Sicilia.

Il presidente Berlusconi, per la Sicilia, ha scelto lei.

«Il presidente Berlusconi in questi anni mi ha affidato importanti ruoli di responsabilità istituzionale. Ora Forza Italia mi chiede di impegnarmi per la mia Regione. Di questo ne sono onorata e orgogliosa, lo ringrazio per la rinnovata fiducia. Ho accettato la proposta, evidenziando che la soluzione vincente sia quella dell'unità. Il tratto distintivo del centrodestra è sempre stato la compattezza. Mi rimetto, pertanto, alle scelte che per la Sicilia si faranno a livello nazionale»

Il centrodestra può creare una filiera governo-Sicilia.

«Rifiuti, acqua, energia e sblocco delle autorizzazioni giacenti per i progetti di sviluppo sono priorità assolute, sia in termini di soluzione di problemi storici, che di prospettive di crescita. C'è anche il nodo delle infrastrutture che ci vede penalizzati anche se bisogna dare atto che nell'ultimo quinquennio si è ripartiti. Ma non basta: le ultime grandi opere in materia stradale sono state il completamento della Messina-Palermo e della Siracusa-Catania, realizzate grazie alla legge obiettivo dei governi Berlusconi. Per non parlare delle reti ferroviarie. È inaccettabile che per percorrere 800 km in treno da Salerno a Milano si impieghino 5 ore mentre da Catania a Roma, quasi lo stesso chilometraggio, 12».

Poi, finalmente, il Ponte sullo Stretto.

«È l'aspirazione dei siciliani da generazioni. Prima era un sogno oggi è una possibilità concreta. Sarebbe uno straordinario monumento alla modernità. Darebbe concretezza alla centralità della Sicilia nel mediterraneo. Una storica svolta per il commercio, l'industria e il turismo. Non una cattedrale nel deserto -come dice la sinistra- ma il volano della crescita dell'Isola».

Il centrosinistra, anche in Sicilia, appare diviso.

«Le contraddizioni stanno venendo fuori con evidenza. Non esiste un progetto unitario, non esiste una visione comune, non esiste una leadership condivisa. In Sicilia siamo al paradosso, degno di Pirandello, con un'alleanza elettorale giallo-rossa che contraddice le contumelie che Pd e M5S si lanciano a Roma».

Chi è uscito da Fi si alleerà con Fratoianni, Bonelli... .

«Rinnegare anni di militanza in un partito che è stato sempre antagonista della sinistra è sconcertante. Non avrei mai avrei immaginato una simile involuzione».

La candidata del centrosinistra, Caterina Chinnici, dice di essere pronta.

«Io sono nata pronta»

Musumeci insiste sulla sua candidatura.

«Sono convinta che il centrodestra eviterà una nuova Verona, spaccandosi e rischiando di regalare la vittoria alla sinistra che in Sicilia

riproporrebbe una sorta di tristissima restaurazione crocettiana. Assicuro che, al di là della dialettica di questi anni con Musumeci, Miccichè e Forza Italia lavorano per l'unità del centrodestra che è l'unica soluzione vincente».

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