
A forza di cavalcare il tema della Palestina per ottenere consenso politico, la sinistra ha finito per avere un effetto boomerang rimediando una figuraccia dietro l'altra. L'ultima caso eclatante arriva dalla rossa Reggio Emilia dove il sindaco di area Pd Marco Massari ha rimediato un'umiliazione che difficilmente dimenticherà. Nei giorni scorsi Massari ha annunciato di voler attribuire il massimo riconoscimento cittadino, la bandiera del Primo Tricolore, alla relatrice Onu per la Palestina Francesca Albanese. Così domenica scorsa al Teatro Valli di Reggio si è svolta la cerimonia di consegna del premio introdotta da un discorso del sindaco.
Il primo cittadino ha ricordato il 7 ottobre affermando "credo che la fine del genocidio e la liberazione degli ostaggi siano condizioni necessarie per avviare per quanto possibile un processo di pace". Tanto è bastato per suscitare le reazioni della platea che lo ha sommerso di fischi e urla di contestazione. Non è stata sufficiente nemmeno la precisazione di Massari sul fatto che il terrorismo "non giustifica il massacro e il genocidio" poiché, per il mondo pro Pal, la liberazione degli ostaggi israeliani non va nemmeno citata. Ma l'umiliazione più grande è arrivata proprio dalla Albanese che, mentre il sindaco parlava, ha iniziato a ridere e scuotere la testa coprendosi gli occhi con le mani. Non paga ha pronunciato un discorso delirante con il tricolore sulle spalle affermando che: "Non bisogna giustificare i terroristi di Hamas, ma capirli e chiedersi cosa vogliono e cosa chiedono: la Storia si ricorderà che sono riusciti a portare la Palestina al centro della discussione, stanno animando una rivoluzione globale, che ci sta facendo pensare a chi siamo noi". Poi l'affondo contro il primo cittadino "il sindaco si è sbagliato, ha detto una cosa che non è vera, mi scusi ma è così. La pace non ha bisogno di condizioni".
Una scena che ha imbarazzato tutta la città come sottolineato dal consigliere regionale reggiano di Fdi Alessandro Aragona: "È stata un'umiliazione in diretta nazionale non solo per il sindaco Massari ma per una città intera. Una pagina nera nella storia di Reggio Emilia che, a memoria, non risulta essere mai successa prima".
Critiche sono arrivate anche da esponenti della coalizione di centrosinistra a cominciare da Azione
che ha chiesto la revoca del riconoscimento "per manifesta inadeguatezza e non corrispondenza ai valori rappresentati dalla nostra bandiera". È il risultato di chi cerca il facile consenso e finisce per rimanerne scottato.