Elezioni Regionali 2015

La sinistra inquina le regionali e zittisce chi non è d'accordo

In Toscana la campagna elettorale del centrodestra è continuamente interrotta e minacciata dagli antagonisti. Che danno del "fascista" a Salvini: ma il vero squadrista è chi non lascia parlare gli altri

La sinistra inquina le regionali e zittisce chi non è d'accordo

Matteo Salvini fa campagna elettorale girando in lungo e in largo per la Toscana, ma l'accoglienza non è sempre delle migliori. E non certo per il carattere sanguigno dei toscani, abituati a dire sempre in faccia ciò che pensano, ma all'intolleranza di pochi violenti, abituati a non lasciare parlare chi non la pensa come loro.

Mossi dall'idea che "fascisti e razzisti non hanno diritto di cittadinanza", antagonisti ed esponenti della sinistra estrema in questi giorni hanno sempre più spesso contestato la campagna del leader del Carroccio, non esitando ad organizzare vere e proprie aggressioni verbali e fisiche. Oggi a Livorno Salvini è stato accolto con lanci di uova e pomodori durante un'iniziativa a sostegno del candidato governatore Claudio Borghi. Nel capoluogo labronico Salvini è stato oggetto di cori e insulti, con tanto di bandiere della Lega bruciate in strada.

Ieri sera a Cecina, sempre nel Livornese, alcuni manifesti elettorali della Lega erano stati imbrattati con disegni di vernice raffiguranti Salvini impiccato, con tanto di scritta "A testa in giù" e siglato con falce e martello. Come non bastasse, il segretario leghista è stato contestato da diverse centinaia di persone a Cecina, che si sono rivolte al leader del Carroccio con insulti e minacce.

Anche a Follonica, sempre nella giornata di ieri, il comizio di Salvini è stato disturbato da slogan fischi e insulti dei militanti di sinistra, che hanno tentato di "silenziare" il discorso del segretario verde. Per fortuna la presenza delle forze dell'ordine ha evitato lo scontro fisico.

Il dissenso, per carità, è il sale della democrazia e le contestazioni nel merito delle tesi dell'avversario politico andrebbero sempre accolte con attenzione. Quando però il confronto dialettico scade nel tentativo di non fare esprimere l'altro, per sbagliate che si possano ritenere le sue tesi, la contestazione perde di senso e diventa squadrismo.

E chi vuole denunciare il "fascismo" dovrebbe quantomeno evitare di adottarne i metodi.

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