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Un sito per stanare i "furbetti" del reddito grillino

Nasce un portale dedicato a raccogliere e a stanare le truffe di chi percepisce il reddito grillino senza averne diritto. Il progetto di Benedetta Frucci

Un sito per stanare i "furbetti" del reddito grillino

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Una nuova iniziativa finalizzata a stanare tutte le truffe derivanti dalla ricezione illegittima del reddito di cittadinanza: furbettidelreddito.it è un sito pensato anche per far comprendere l'entità di un fenomeno sociale che sembra aver attecchito nel Belpaese con una certa facilità. Trattasi, com'è noto, di un tema che continua ad essere sollevato anche da alcune forze politiche. A lanciare il portale è stata la giornalista Benedetta Frucci, che collabora con Il Tempo.

La ratio del sito è tutta nella descrizione presente online: "Questo sito - si legge - nasce per raccogliere notizie ed analisi sul reddito di cittadinanza, con un’attenzione specifica sugli abusi legati a questa misura. Un provvedimento che, lungi dal combattere la povertà, registra veri e propri soprusi costanti e quotidiani ai danni dei contribuenti e degli indigenti stessi". In buona sostanza, l'assistenzialismo grillino, invece di tamponare le situazione di emergenza sociale, fornendo tempi e strumenti per l'immissione nel mondo del lavoro, avrebbe soprattutto concesso strumenti ai "furbetti", ossia a coloro che percepiscono la redditualità prevista, nonostante non ne abbiano diritto.

Stando a quanto ripercorso dall'Adnkronos, Benedetta Frucci è partita dalla condivisione via social delle notizie raccolte. Poi, però, ci si è accorti presto che le dimensioni delle novità continuative sulle truffe - le stesse novità che le cronache tendono a raccontare ogni giorno - suggerivano la possibilità di dare vita ad un vero e proprio portale online: "Circa un anno fa – ha fatto presente la Frucci all'agenzia appena citata - ho iniziato a rendermi conto, leggendo le cronache locali, che spesso si parlava di 'furbetti' del reddito di cittadinanza. Così ogni mattina, banalmente, ho cominciato a cercare su Google, e ogni giorno dalla stampa locale di ogni regione saltavano fuori uno o più casi di 'furbetti'".

Poi la svolta, che è dipesa pure dalla certezza che, oltre ai singoli casi, la questione della percezione illegittima del reddito di cittadinanza riguardasse a volte anche strutture sistemiche: "Man mano che approfondivo il tema, però - ha aggiunto la Frucci - , mi rendevo conto che a truffare lo Stato non c'era solo il classico 'furbetto' singolo, e quasi sempre italiano, ma spesso delle vere e proprie organizzazioni, spessissimo formate da stranieri, oppure connesse, soprattutto al Sud, alla criminalità organizzata".

Su furbettidelreddito.it è presente un contatore in grado di tenere il conto dei soldi andati in fumo "grazie" alle truffe dei "furbetti": "Le cifre 'ufficiali' che sono pubblicate sul sito, a mio avviso – ha continuato Benedetta Frucci - sono anche al ribasso rispetto al fenomeno reale. In ogni caso, sono 174 i milioni truffati, secondo i dati diffusi da carabinieri e Guardia di Finanza, e 123mila e 687 le richieste revocate perché false".

Insomma, il contatore, che di per sé è già una prova di rilevanza in tema di percezione illegittima e soldi buttati, potrebbe anche essere parziale e non corrispondere al dato reale.

Ma bastano le statistiche presentate dal portale per rendersi conto di come i "furbetti" costituiscano ormai una problematica strutturale.

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