Milano «È volontario sui nostri mezzi di base da circa 25 anni, padre di una bambina, sposato, un comportamento sempre ineccepibile... Certo, ormai al giorno d'oggi se ne vedono e se ne sentono di tutti i colori...»
È una sensazione di totale sconcerto quella che domina nella sede milanese della Croce Bianca onlus in via Vettabia, al Ticinese. Da poche ore si è sparsa infatti la notizia che uno dei volontari soccorritori, un milanese di Lacchiarella, è stato arrestato la notte del 13 dicembre, con l'accusa di violenza sessuale aggravata per aver palpeggiato una bambina di 12 anni in ambulanza, davanti alla madre di lei e a un collega.
È stata proprio la madre della bambina a spiegare ai carabinieri del Radiomobile di Milano - una volta che l'ambulanza è giunta all'ospedale San Paolo sull'ambulanza insieme alla figlia - che sua figlia era stata palpeggiata da uno dei soccorritori. La ragazzina, intorno alle 23 di mercoledì scorso, dopo una caduta, è in preda a un lieve malore. La mamma chiama il 118 per far intervenire un'ambulanza, alla Barona, quartiere a sud della città. La Croce Bianca arriva in pochi minuti, i soccorritori suonano caricano sul veicolo bambina e mamma. A bordo ci sono l'autista e due volontari. Inizia il tragitto verso l'ospedale San Paolo, il più vicino. Il soccorritore sta compilando la cartella con i dati della giovanissima paziente, i sintomi, la descrizione dei primissimi interventi. Quindi, compilati i fogli, appoggia la cartellina sulle ginocchia della dodicenne.
Infila una mano sotto il blocco di fogli, cerca di avvicinarsi alle parti intime della giovane, allunga la mano tra le gambe. La mamma, mentre è al cellulare, accortasi di quanto sta accadendo, si scaglia contro il volontario urlando. Poi la chiamata al 112. PaFu- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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