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Soldi, sms e chiacchiere: la piddì vicina a Buzzi non molla la segreteria

Un sms al "capo" Buzzi, il sospetto di un finanziamento illecito per 20mila euro e il marito indagato: Michaela Campana tira dritto

Soldi, sms e chiacchiere: la piddì vicina a Buzzi non molla la segreteria

"Chiamo un sacco di gente così da quando ero ragazzina. Ci sono decine di persone che possono testimoniarlo". Intervistata dal Corriere della Sera, Michaela Campana prova a prendere le distanze dall'sms inviato a Salvatore Buzzi, il ras delle coop rosse finito al centro dell'inchiesta "Mafia Capitale". Ma non c'è solo quel messaggio a imbarazzare (e non poco) la deputata piddì. Il fatto che Buzzi le avesse chiesto di presentare un’interrogazione parlamentare sulla base di un articolo del Tempo, la dice infatti lunga sui rapporti tra i due.

"Non ho mai presentato quell’interrogazione - dice la Campana - ho chiesto agli uffici della Camera di metterlo nero su bianco". La prova, però, non c'è. E l'esponente del Pd si limita a dire: "Qualora l’avessi fatto non sarebbe stata rigettata, visto che altri (Ruocco e Fantinati, del M5S, ndr) l’hanno presentata negli stessi tempi e sulla base del medesimo articolo di giornale. Quell’interrogazione che Buzzi chiedeva non mi convinceva anche perchè il Tar si era già espresso contro l’appalto in questione e non mi sembrava corretto intervenire".

Ma i contatti sono davvero troppi. E nei faldoni degli inquirenti che stanno portando avanti l'inchiesta "Mondo di mezzo" il nome della Campana continua a saltare fuori. Come nel colloquio in cui Buzzi parla di 20mila euro che dovrebbe dare per una campagna elettorale. "E mò se me compro la Campana...", era stato il commento del numero uno della coop "29 Giugno". Ora, ai microfoni del Corriere della Sera, la deputata dem afferma: "Sarebbe bastato leggere la data della conversazione per capire che Buzzi non poteva riferirsi alla mia campagna elettorale. D'altronde, ero già stata eletta da tempo".

Poi, c'è l'affare del marito. L'assessore Daniele Ozzimo è indagato. Ma nemmeno per questo la Campana sembra scomporsi più di tanto. "Ora siamo separati - ci tiene a far presente - cito Marino, che ha parlato di Daniele come di un 'tutore della legalità'. E sono fiduciosa che riuscirà a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti".

Tutti questi distinguo per mettere in chiaro che non farà alcun passo indietro. La Campana non lascerà la segreteria del Pd.

"Io - afferma- penso solo a continuare a fare il mio lavoro, come ho sempre fatto".

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