Il solito vizio dei dirigenti Pd: negare ogni coinvolgimento

Il solito vizio dei dirigenti Pd: negare ogni coinvolgimento

Alla faccia tosta non c'è mai fine. E quella del segretario provinciale Pd di Arezzo, Massimiliano Dindalini, è esemplare. Lui è lo stesso della figuraccia del 24 dicembre scorso, quando definì in una nota ufficiale del partito, «vandali», «aggressori» e «incursori», una quindicina di innocui risparmiatori truffati da Banca Etruria, armati di trombette, ordinando alla Digos di prendere seri provvedimenti nei loro confronti. Ma questa non è stata l'unica volta in quest'anno in cui il giovane segretario si è contraddistinto per irragionevolezza.

All'inizio del 2016 ebbe a dire al Corriere di Arezzo, che «il Pd non ha avuto mai a che fare con la gestione di Banca Etruria». Intendiamoci, negli anni non è stato l'unico a sparare questa castroneria: prima di lui anche Renzi, la Boschi, il sindaco Fanfani se ne lavarono le mani. Una dichiarazione che ha fatto tremare la terra, visto che ad Arezzo lo sanno anche i sassi ormai che quella era la banca del partito (e della massoneria) e che nulla avveniva al suo interno senza che il partito non volesse. Comunque Dindalini ha detto anche di peggio: «Se Pierluigi Boschi era stato chiamato alla vicepresidenza era solo per la sua esperienza personale e professionale». La terra ha tremato di nuovo, visto che l'unica esperienza bancaria di babbo Boschi sino ad allora, era quando scendeva in città per fare un bancomat.

Ma Dindalini non si è limitato ad esprimere solidarietà all'ex ministro e separa le responsabilità della politica e quelle della gestione della banca: «Mai il Pd, le istituzioni e il governo della città (per sessant'anni guidato dalla sinistra, ndr) hanno avuto a che fare con la gestione della banca». Strano che sia toccato proprio a un governo Pd firmare un decreto che salvasse quell'istituto dal crac, ma non gli obbligazionisti. Il solito vizietto dei dirigenti Pd di negare anche l'evidenza. FBos

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica