Roma Aperture domenicali, indietro tutta. La riforma in arrivo per ora è solo un progetto di legge, ma la spinta a reintrodurre un tetto alle aperture domenicali arriva dal sottosegretario allo Sviluppo economico Davide Crippa, un deputato 5 Stelle e potrebbe dunque rappresentare la linea guida di una riforma che il governo potrebbe sostanzialmente condividere. Il testo cancella la liberalizzazione introdotta nell'epoca di Mario Monti e riporta indietro le lancette dell'orologio, riconsegnando agli enti locali la programmazione delle aperture domenicali. Un altro passo in direzione di quell'economia pianificata che sembra piacere tanto ai pentastellati. In sostanza il progetto di legge, che ripropone un testo già presentato da un altro parlamentare grillino, Michele Dell'Orco, oggi sottosegretario alle Infrastrutture, impone un tetto del 25 per cento dei negozi aperti per ogni settore commerciale e per ciascun comune. Il testo affida a Regioni e Comuni la pianificazione di turni di apertura che dovrebbero riguardare un quartiere alla volta, lasciando libertà di apertura soltanto ai Comuni turistici.
I limiti si estenderebbero anche all'e-commerce: i consumatori potrebbero, ovviamente continuare a effettuare gli acqusti on line anche di domenica, ma gli ordini verrebbero evasi dalle catene del commercio elettronico solo nel successivo giorno feriale. Un provvedimento che ha già l'imprimatur dei sindacati. Per l'economia sarà un nuovo freno.
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