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"Ma Laura...". De Girolamo gela la Boldrini in diretta

L'ex presidente della Camera torna ad attaccare il premier Meloni: "Nel governo poche donne". De Girolamo la stende: "Ma onorevole, lei dovrebbbe volere il merito, non la rappresentanza di genere"

"Ma Laura...". De Girolamo gela la Boldrini in diretta

Il o la presidente? La questione lessicale che tanto appassiona la sinistra ha tenuto banco ieri sera in un acceso botta e risposta avvenuto su La7 tra Laura Boldrini e Nunzia De Girolamo. A Piazzapulita, l'ex presidente della Camera è tornata a polemizzare con Giorgia Meloni per la sua legittima scelta di declinare al maschile il proprio incarico, ma ha dovuto fare i conti con le incalzanti obiezioni della conduttrice tv ed ex ministra. Il confronto tra donne si accesso subito, mettendo in evidenza la fragilità di certe argomentazioni divenute ormai un cavallo di battaglia per i progressisti.

Boldrini-De Girolamo, il dibattito

Ad aprire il confronto era stata Nunzia De Girolamo. "Quando ho sentito questo dibattito surreale e, unitamente, le parole della Serracchiani, che ha polemizzato sulla rappresentanza femminile conn la prima donna premier di questo Paese, ho pensato di essere a 'Scherzi a parte'...", ha esordito l'ex deputata, chiamando poi in causa direttamente la Boldrini sulla questione: "Il presidente del Consiglio è indicato dalla Costituzione, esattamente come la nazione, onorevole. Non su Topolino. È indicato così perché fa riferimento al ruolo e non al genere. Mi stupisco che a sollevare la questione sia proprio lei, che si è battuta per l'autodeterminazione del genere e oggi vuole limitare la libertà grammaticale della Meloni di utilizzare il presidente o la presidente di Meloni. È inquietante".

E ancora, mentre già la parlamentare Pd tradiva un certo fastidio, De Girolamo ha aggiunto: "La prima presidente donna in questo Paese è solo una grande speranza per tutte noi donne e lei dovrebbe dire: che bello, è crollato il tetto di cristallo". Figuarsi. Di concedere questo merito alla leader di Fratelli d'Italia, Boldrini non ci pensava nemmeno. "È sicuramente una novità avere una donna a Palazzo Chigi, ma se fossi in lei sarei orgogliosa di rivendicare il mio femminile e di non nascondermi dietro al maschile. Perché non devo ribadire la mia femminilità, il mio essere donna, e farmi chiamare la presidente? La sua scelta mi sorprende", ha infatti dichiarato la deputata dem, inviperendosi ancor di più quando De Girolamo aveva rivendicato il diritto delle donne a scegliere.

"Solo sei ministre"

"Non bisogna ridicolizzare. Giorgia Meloni ha messo solo sei ministre... è la prima presidente donne, mi sarei aspettata molte più donne sono poche", ha a quel punto proseguito l'ex presidente della Camera, sposando l'attenzione dall'iniziale focus del discorso. L'affermazione ha però fatto sobbalzare De Girolamo. "Ma presidente! Lei dovrebbe volere il merito, non la rappresentanza di genere. Mi dovrebbe dire che lì ci devono essere donne capaci. Ma Meloni non ci è arrivata perché un leader maschio l'ha presa e l'ha messa lì (...) Laura, lei è un presidente del Consiglio donna e parli da donna del Pd, un partito che non ha un leader donna!", ha esclamato la conduttrice tv, mettendo alle strette l'interlocutrice. Inchiodandola ai fatti.

Boldrini: "Le donne di destra..."

"Ma se tu sei una leader donna, non porti più donne in Parlamento? Lei non valorizza il femminile", ha però continuato a ripetere Boldrini. Inflessibile De Girolamo: "No, questo è un processo alle intenzioni però". Nuovo ko dialettico per la deputata dem, alla quale non è restato che ricordare le "vecchie battaglie" della sinistra promosse da alcune donne. ""Le donne di destra sono più individualiste e non fanno una battaglia collettiva, ha aggiunto Boldrini. Replica: "Sinceramente non lo accetto questo, essendo una donna di destra.

Io mi sono sempre battuta per le donne".

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