Sondaggio choc per la Lega: sparisce l'onda lunga del Sud

In Campania il Carroccio dal 19% delle Europee al 3% Il responsabile Molteni: dato inverosimile, quereliamo

Sondaggio choc per la Lega: sparisce l'onda lunga del Sud

La campagna elettorale in Campania si presenta più complicata del previsto per la squadra del Capitano. Matteo Salvini nel Meridione sembra non sfondare, o meglio sembra che l'onda lunga del suo successo abbia iniziato a ritirarsi. Almeno stando agli ultimi dati raccolti dai sondaggi. Ieri il Corriere della Sera ospitava l'intervento di Nando Pagnoncelli che evidenziava alcuni dati fondamentali raccolti da Ipsos nella Regione Campania (una delle sette chiamate al voto di domenica 20 e lunedì 21 settembre per il rinnovo dei Consigli regionali e dei governatori). Non si evidenziava soltanto il grande distacco che al momento separa Vincenzo De Luca dal suo avversario (Stefano Caldoro, candidato per il centrodestra). Pagnoncelli sottolineava anche un altro dato che può essere significativo non solo per il voto amministrativo ma in generale per gli equilibri interni alla coalizione composta da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia. E il dato è il tracollo (non si può considerare altrimenti) del partito di Salvini. Secondo il sondaggio Ipsos, infatti, il Carroccio ha perso presa e fascino presso l'elettorato campano. E lo ha perso in poco più di un anno. Si è infatti passati dal 19,2 per cento raggiunto alle Europee del 2019 al 3,3 per cento di adesso. Il segretario regionale del Carroccio, Nicola Molteni, non ritiene, però, molto attendibile un sondaggio che raccoglie le interviste di un campione di sole 930 persone su un elettorato di cinque milioni. «Inoltre il 20% degli intervistati - ricorda Molteni - si dichiara ancora indeciso. Non ci stiamo, quereliamo e siamo pronti a difendere la Lega e la realtà dei fatti in tutte le sedi opportune». L'unico dato certo, spiega, è che la Lega si presenta per la prima volta in Campania, di per sé un successo.

Gli analisti osservano che il crollo della Lega è anomalo e potrebbe essere determinato dai nominativi inseriti nelle liste del Carroccio. Candidati che in larga parte provengono da altri partiti. Anomalo anche per un altro motivo: gli alleati della Lega non perdono. Anzi. Forza Italia con il 14 per cento è al doppio dei punti su base nazionale, mentre Fratelli d'Italia conquista la doppia cifra. Interessante anche il segnale offerto dalla lista dell'Unione di Centro in appoggio di Caldoro. «Non credo ai sondaggi pubblicati dal Corriere - commenta il leader democristiano Gianfranco Rotondi -. E non credo al trionfo annunciato di Vincenzo De Luca. Vedo tuttavia che questi sondaggi danno la nostra lista Dc/Caldoro e Forza Italia complessivamente al 18 per cento.

Ci davano per finiti, che dire? Non è male questo viale del tramonto». Senza il crollo della Lega, commentano gli analisti, la partita tra De Luca e Caldoro (la terza negli ultimi dieci anni) sarebbe di certo molto più combattuta.

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