I nuovi nemici? Per gli italiani sono Francia e Germania

L'analisi dell'Istituto Cattaneo sulle rilevazioni Swg rileva un aumento della fiducia degli italiani nei confronti dell'Ue. Germania e Francia i nuovi "nemici"

I nuovi nemici? Per gli italiani sono Francia e Germania

La pandemia provocata dal Covid-19, unita alla risposta emergenziale dei vari membri dell'Unione europea, ha cambiato la percezione dell'opinione pubblica italiana nei confronti degli "amici" e dei "nemici".

Due sono le tendenze più rilevanti, come evidenzia l'analisi dell'Istituto Cattaneo sulle rilevazioni Swg riportato dall'edizione odierna de La Stampa. La prima è che i nuovi "nemici" percepiti dagli italiani rispondono al nome di Francia e Germania; la seconda riguarda invece un inaspettato aumento di fiducia nei confronti dell'Unione europea.

Il sondaggio è semplice. Agli intervistati - un campione formato da 800 persone ad aprile e un altro, sempre da 800, a maggio - è stato chiesto di indicare un massimo di tre Paesi che, a detta loro, sarebbero rivali dell'Italia tanto dal punto di vista economico che da quello diplomatico. La domanda era la seguente: "In termini di politica estera, economia e relazioni diplomatiche, quali dei seguenti Stati lei considera nemici dell'Italia (ne indichi al massimo tre)?".

Le rivali dell'Italia e la fiducia nell'Ue

I risultati parlano chiaro. All'inizio del mese di aprile Germania e Francia erano considerate "nemiche" rispettivamente dal 45% e dal 38% degli intervistati; alla fine di maggio le percentuali sono passate al 42% e al 31%. La diffidenza nei confronti di Berlino e Parigi, insomma, è diminuita di poco. È tuttavia importante sottolineare le differenze che esistono tra le diverse aree politiche. Già, perché gli elettori di centrosinistra sono apparsi meno diffidenti rispetto a quelli del centrodestra.

Tra le fila del M5s, ad aprile il 62% dei grillini considerava la Germania un Paese ostile, mentre il 56% riservava lo stesso trattamento alla Francia; a fine maggio le percentuali sono scese rispettivamente al 48% e al 28%. Segno che il lavoro di Emmanuel Macron ha in un certo senso fatto breccia nell'elettorato pentastellato.

Per quanto riguarda l'Unione europea, il trend è opposto. Dallo scorso aprile al primo giugno, la percentuale di fiducia è passata dal 27% al 39%. Scendendo nel dettaglio, gli elettori del centrosinistra sono passati dal 62% al 71%, i grillini dal 31% al 39% mentre il centrodestra dal 12% al 19%. Detto altrimenti, l'iniziativa portata avanti dal tandem Macron-Merkel e il programma Next Generation hanno contribuito ad accrescere la fiducia degli italiani nei confronti delle istituzioni europee.

Da un punto di vista politico i

leader europei sanno perfettamente che la loro risposta alla crisi economica scaturita in seguito alla diffusione del nuovo coronavirus rappresenta una cartina al tornasole capace di premiare o punire il loro operato.

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