La settimana delle indagini demoscopiche viene inaugurata con l’ormai tradizionale sondaggio di Swg per il telegiornale di La7 di Enrico Mentana. Che cosa racconta questa volta l’analisi? Qualcosa che non è certo una novità, ovvero la forza della coalizione di centrodestra, che qualora si presentasse unita alle prossime elezioni politiche supererebbe il 47% dei voti: sommando infatti i volumi di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, lo schieramento intercetterebbe – per l’esattezza – il 47,1% delle preferenze.
Passando in rassegna i numeri delle singole formazioni politiche, in cima alla classifica dei consensi c’è sempre il Carroccio, registrato però in calo di quattro decimi di punto: la compagine leghista guidata da Matteo Salvini cala infatti dal 27,3% della precedente rilevazione al 26,9%.
Cede qualcosina anche il Partito Democratico, che lascia per strada lo 0,1% e finisce al 19% tondo-tondo dei favori. Diverso, invece, il trend del Movimento 5 Stelle, che cresce dello 0,4% e ritorna sopra al 16%: i pentastellati di Beppe Grillo e Vito Crimi – travolti dallo scoop (da verificare l’autenticità) di Abc che parla di presunti finanziamenti al M5s da parte del Venezuela nel 2010 – salgono di quattro decimi di punto, dal 15,8% al 16,2%.
Giù Fratelli d’Italia, visto che il sondaggio racconta che il partito di Giorgi Meloni cede lo 0,3%, calando così dal 14,4% al 14,1%. Buona invece la performance di Forza Italia, visto che gli azzurri di Silvio Berlusconi vengono fotografati in crescita dello 0,5% al 6,1% delle intenzioni di voto.
Il sondaggio inquadra al 3,7% La Sinistra (era al 4% la scorsa settimana), mentre rimane stabile al 3% spaccato Azione di Carlo Calenda. Sotto al 3%, seppur in ripresa dello 0,2%, ecco Italia Viva di Matteo Renzi: anche se questa settimana Iv torna a crescere, la potenziale prestazione elettorale del partito dell’ex rottamatore rimane deludente, visto che la realtà renziana – così fosse – rimarrebbe relegata all’irrilevanza.
Cresce di un decimo di punto Più Europa di Emma Bonino e Benedetto Della Vedova: 2,3%. Subito dietro, al 2,2% (+0,1% sul precedente sondaggio Swg) i Verdi, mentre bene Cambiamo! del governatore della Liguria Giovanni Toti, che sale dello 0,2% dall’1,1% all’1,3%.
Tutte le altre liste messe assieme pesano per il 2,3%, mentre la percentuale di chi non si esprime – vuoi per indecisione vuoi per tendenza all’astensione – cala del 4% e passa così dal 42 al 38% del campione rappresentativo della popolazione elettorale italiana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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