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Il centrodestra è avanti: ​ecco l'ultimo sondaggio

Lo scenario politico italiano è spaccato in tre: il centrodestra è avanti sul centrosinistra, ma il trasformismo del M5s è l'ago della bilancia. Il parere di Nicola Piepoli

Il centrodestra è avanti: ​ecco l'ultimo sondaggio

Nell'Italia tripolare di oggi, il sistema elettorale sostanzialmente proporzionale ha (ri)aperto la porta al trasformismo. Non a caso, l'attuale governo è frutto della "sorprendente" alleanza dell'estate 2019 tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico. E così, in un solo mese, si è passati dal governo gialloverde a quello giallorosso. Lo scenario attuale è noto: l'attuale maggioranza oscilla sul 40% delle intenzioni di voto, mentre il centrodestra – con l'asse Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia – è avanti. Le prossime elezioni, salvo voto anticipato, sono fissate al 2023, ma a settembre ci sarà l'importante e forse decisiva tornata delle Regionali: per il centrodestra è l'occasione di dare la spallata al Conte-bis.

Per avere una fotografia degli attuali rapporti di forza tra i partiti, ilGiornale.it ha contattato Nicola Piepoli, che vede nel Movimento 5 Stelle – protagonista dello scorso e dell'attuale esecutivo, di cui era ed è il principale azionista – l'ago della bilancia. "Scelgano dove stare. Si sono presentati come forza antisistema e sono i veri marxisti del sistema, di cui ormai sono parte: in due anni, due governi, uno con la Lega e uno con il Pd", prosegue il sondaggista, che fotografa la compagine pentastellata sopra al 15% e con trend in risalita. "Il punto è - prosegue Piepoli - capire dove si collocano: a destra o a sinistra?". E nell'eventualità di una scissione guidata da Gianluigi Paragone, ne uscirebbe un partito (euroscettico) del 7%, proprio secondo una recente analisi demoscopica dell'Istituto Piepoli (mentre a febbraio, con la presenza anche di Alessandro Di Battista, lo registrava al 5,2%)

Il ruolo del centrodestra

Nello schieramento, la Lega è la forza più solida capace di attrarre un quarto dell'elettorato: Piepoli inquadra il Carroccio di Matteo Salvini al 25% dei consensi. "Le quote di mercato sono a favore della Lega e di Fratelli d'Italia, che sono due grandi forze popolari. Se i leghisti convincono un quarto dell'elettorato, i meloniani ne portano a casa più di un settimo, per non dire un sesto".

Dunque, FdI oscilla tra il 14% e il 16%. Vicino, insomma, ai grillini. Sotto al 10%, al 6-7% circa, ecco invece Forza Italia di Silvio Berlusconi. Ciò significa che mettendo insieme le tre liste, un'eventuale coalizione del centrodestra pesa più del 45%, arrivando anche al 47% rilevato da altri istituti.

Il trend del centrosinistra

Qui è il Partito Democratico la prima forza. "Ormai il Pd è diventato un partito conservatore. Dopo il crollo del 4 marzo 2018, è risalito e attualmente è al 20-22% delle preferenze. Ma continua a pagare le divisioni: prima dell'arrivo del 2020 è nata Italia Viva, che però è ferma al 3%. Motivo per il quale Matteo Renzi con il 3% non può andare a battere bandiera propria…", spiega Piepoli.

E lo stesso che vale per l'ex rottamatore, secondo Piepoli, vale anche per Carlo Calenda: "Azione è al 2-3%, ha vitalità, ma deve trovare la propria collocazione, ma è difficile trovarla in un'area nella quale il Pd riesce comunque a calamitare voti, posizionandosi appunto al 20% circa".

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